Centrali a biomassa legnosa a rischio in Campania

Alcuni impianti hanno già chiuso: l'intero indotto del legno in crisi. Allarme di Confapi

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Alcune centrali a biomassa legnosa hanno interrotto la produzione e la chiusura riguarderà a cascata tutti gli impianti compromettendo seriamente la tenuta dell’intero indotto dell’industria boschiva anche per la Campania, la cui superficie forestale, nel 2022, secondo il nuovo Inventario forestale nazionale, ha toccato i 487.000 ettari e copre il 36% del territorio regionale.
L’allarme è della Confapi, secondo cui «la chiusura degli impianti impatterà negativamente non solo sulla produzione di energia ma avrà ricadute negative sui livelli occupazionali dell’intera filiera.

L’assenza di un monitoraggio costante delle risorse forestali, alimenterà il rischio concreto di incendi con conseguenti dissesti idrogeologi e gravi danni all’ambiente.

Come Associazione datoriale e come rappresentante degli interessi legittimi della Filiera legno, chiediamo un intervento in tempi brevi da parte delle Istituzioni competenti al fine di evitare gravi conseguenze per un settore economico in espansione del nostro territorio».