Centraline a Torrette per rilevare le polveri sottili, domani il M5S avvia la raccolta firme

0
882

Polveri sottili a Torrette: è questo l’argomento del gazebo organizzato dal MoVimento 5 Stelle di Mercogliano per domani, sabato 25 gennaio, dalle ore 16 alle 20, presso il Centro Commerciale.
Argomento su cui il consigliere comunale pentastellato, Giuseppe Graziano, sta puntando la sua attenzione da alcuni mesi, sollecitato da attivisti e residenti della zona.
Non solo informazione però: domani, infatti, sarà avviata una raccolta firme per chiedere all’amministrazione l’installazione delle centraline per la rilevazione della concentrazione delle polveri sottili con particolare attenzione alle zone di Torrette di Mercogliano e Alvanella di Monteforte, maggiormente esposte agli agenti inquinanti.
“La petizione – dichiara il portavoce 5 stelle – ha tanti obiettivi già dichiarati. Il primo, più noto, è quello di sollecitare l’amministrazione a porre in essere, appunto, le azioni che abbiamo indicato mesi fa. Il secondo, altrettanto fondamentale, è di avviare una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini di Mercogliano, Monteforte ed Avellino affinché si rendano conto dell’importanza di ciò che stiamo chiedendo e che intendiamo realizzare. Ribadiamo che la richiesta iniziale è di creare un tavolo tecnico comunale o intercomunale per porre in maniera seria ed ufficiale la questione e valutare ogni possibile mossa per arrivare ad una soluzione praticabile e condivisa. In questi giorni, inoltre, siamo stati contattati anche da alcuni gruppi ambientalisti di Avellino che ci hanno segnalato che, aldilà delle attività e delle strumentazioni che può mettere in campo l’Arpac, esistono delle centraline di fattura italiana, addirittura made in Campania prodotte da una startup salernitana, che a fronte di una spesa di circa 250 euro consentirebbero, da un lato, di rilevare in tempo reale anche le concentrazioni delle polveri più sottili, dall’altro di rientrare in un circuito mondiale di rilevamento verificabile attraverso un’app sugli smartphone. Questa è un’altra, ulteriore proposta che viene dal basso, dai cittadini che chiedono il rispetto del diritto alla salute e alla salubrità dell’ambiente”.