Laura Cervinaro, consigliera provinciale Pd, al congresso con chi si schiera?
Guardo con attenzione a Bonaccini. Già in precedenza l’ho apprezzato. L’ho ascoltato all’Upi e mi è piaciuto il suo approccio pratico ai problemi. Spesso in politica c’è un modo di fare troppo teorico. La Schlein tra l’altro non era tesserata fino a qualche mese fa. Ritengo che bisogna essere coerenti nell’appartenenza al partito.
Che cosa si aspetta da questo congresso?
Democrazia, partecipazione. A livello provinciale ad esempio questo non avviene.
Chiede un nuovo congresso anche in Irpinia?
Sì. Nel Pd irpino oggi non c’è confronto. Alle Politiche il partito non ha preso posizione su nessun tema: né sulla legalità né sull’ambiente. Tanto meno lo sta facendo oggi. Alle amministrative era successo lo stesso. Il tesseramento è aperto, celebrare il congresso provinciale è fisiologico
Che ne pensa di quello che è successo all’ultimo tesseramento?
Circa millesettecento tessere sono state annullate dal Nazareno ma sulle altre 8mila non è stata fatta chiarezza. Perché una finanziaria irlandese investe sulle tesser irpine? Spero che nel tesseramento in corso ci possa esser maggiore controllo.
Il problema è la partecipazione, diceva.
Se un iscritto paga per tesserarsi 27 euro deve avere in qualche modo anche la possibilità di partecipare alla vita del partito. In realtà non è una questione economica, ma di rispetto delle regole della vita democratica. Gli iscritti, invece, non vengono presi in considerazione, gli viene negato anche il diritto al voto come è successo all’ultimo congresso unitario. Dobbiamo saper coinvolgere le persone, altrimenti i risultati saranno disastrosi. Ogni singolo iscritto deve essere rispettato.
Qualcuno non vuole il congresso?
Il commissario regionale del Pd, Boccia, in un documento indirizzato agli organi del partito, ha chiesto che si celebrassero dappertutto i congressi provinciali: siamo in una fase costituente. A maggior ragione il congresso va fatto in Irpinia dove gli iscritti non votano da anni. Dobbiamo verificare chi realmente è ancora nel Pd e chi no, aprire un dibattito sui temi e scegliere il segretario e gli altri componenti degli organi.
Il segretario Pizza va bene?
Sì, nessun problema con Pizza, è una persona che stimo. Dico solo che deve essere legittimato dal voto degli iscritti. Un partito ben strutturato, forte, unito, è molto importante in questa fase in cui siamo all’opposizione, per contrastare l’azione del Governo. Sul territorio dobbiamo muoverci in sinergia con la Regione e la Provincia che sono entrambe a guida Pd e prepararci al meglio alle prossime scadenze elettorali: le amministrative, anche nel Comune di Avellino, e provinciali.
Tra Pizza e il presidente della Provincia, Buonopane, c’è stata qualche difficoltà di comunicazione al momento dell’assegnazione delle deleghe a Palazzo Caracciolo.
Buonopane aveva messo al corrente tutti. Comunque c’è stato un chiarimento. Ho molta fiducia nel segretario Pizza e nel presidente Buonopane.