Cesinali, il vicesindaco elogia Mussolini: “Una vergogna, si dimetta”

0
1387

“Alterna omaggi Benito Mussolini e comunicazioni istituzionali”, è quello che viene denunciato a Cesinali, dove il vicesindaco Pasquale De Vito è finito al centro delle polemiche per i suoi post dedicati al Duce e al fascismo.

A chiedere le sue dimissioni sono in primis l’associazione “I giovani della Valle del Sabato” e le Sardine di Avellino, a cui poi si sono accodati anche esponenti del mondo liberale e della sinistra, provenienti dalle fila di Sinistra Italiana, Più Europa e Partito Democratico.

I post del vicesindaco, amministratore di una giunta civica di ispirazione di centrosinistra e dipendente di un’azienda metalmeccanica, non sono più visibili dopo che alla pagina sono state applicate restrizioni della privacy.

Questo il comunicato stampa rilasciato dal gruppo dei giovani della Valle del Sabato:

“Il nostro progetto è nato da poco ed in questi primi mesi abbiamo avuto oneri ed onori. Il peso maggiore che sentiamo di portare sulle spalle è l’istanza dei giovani che questi territori vorrebbero non abbandonarli mai, giovani che vorrebbero essere cittadini del mondo con la consapevolezza di poter ritrovare sempre qui la propria casa. Questo è per noi anche un onore, in quanto con le nostre forze portiamo avanti la nostra attività in consiglio con la fortuna di poter imparare molto e spesso anche dai nostri errori.
Non abbiamo mai parlato di valori, eppure è un tema sul quale spesso ci si ritrova a scambiarsi opinioni in privato, tra amici e conoscenti. Oggi scegliamo di parlarne, partendo proprio dalla capacità di imparare dai propri errori. Questo, infatti, per noi rappresenta un valore e ci teniamo a difenderlo.

Il contesto storico in cui ci troviamo è indiscutibilmente difficile, il sistema democratico è continuamente messo alla prova dagli effetti di una retorica politica sempre più populista ed estremista. Noi ci sentiamo chiamati in causa, per questo pensiamo sia necessario non chiudere un occhio ma tenerli ben aperti e vigili su ciò che ci circonda e sui segnali che provengono da chi ancora oggi non condivide, con la società civile, il valore del far tesoro degli sbagli del passato.

Ecco perché segnaliamo ancora una volta i messaggi assolutamente negativi che il Vicesindaco della comunità di Cesinali, la nostra comunità, veicola attraverso i propri canali social. L’utilizzo dei social, per quanto personale possa intendersi, è specchio dello spessore umano e politico di una persona che ha un ruolo istituzionale. Sono decine i contenuti postati dal Vicesindaco che esprimono anche calorosamente il proprio sostegno o consenso nei confronti di quanto più antidemocratico sia esistito nel nostro Paese. Frasi inneggianti il fascismo ed in generale la dittatura più vergognosa che ha caratterizzato un periodo storico lontano quasi un secolo, non vorremmo più leggerle e soprattutto vorremmo che queste mentalità rimanessero ben distanti dalla cosa pubblica.

Contenuti che spesso ci vengono segnalati anche da concittadini e che restituiscono un’immagine di una amministrazione comunale certamente poco attenta, troppo spesso distratta, su quali siano le priorità del nostro territorio. Ancora una volta, quindi, non si parla di presente e futuro ma di passato. Un passato incautamente onorato e da tempo posto all’attenzione da parte del Vicesindaco che riteniamo comunque essere libero di perpetrare il suo atteggiamento rigettante le più basilari nozioni storiche e politiche, ma lontano dai luoghi dell’amministrazione pubblica.

Mussolini, il Duce tanto onorato dal Vicesindaco, ha privato libertà oggi date anche troppo per scontate: libertà di voto, di associazione, di sciopero e di opinione. Eseguiva condanne a morte anche nei confronti di oppositori politici ed è stato il principale responsabile di centinaia di migliaia di morti. La Repubblica italiana ed il suo corpo di leggi inquadra precisamente l’apologia del fascismo come un grave reato previsto dalla legge del 20 Giugno 1952 numero 645, anche nota come Legge Scelba, che prevede reclusione da 6 mesi a 2 anni oltre che una sanzione pecuniaria. L’obiettivo della legge è punire “chiunque pubblicamente esalti esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.

All’amministrazione comunale tutta rivolgiamo l’invito a prendere chiaramente le distanze dalle ideologie che ispirano il nostro Vicesindaco ed inoltre chiediamo che si doti di un canale di comunicazione ufficiale ed univoco, in modo da poter tenere la cittadinanza informata delle questioni comunali senza dover fare uno slalom tra una effige ed un busto di un dittatore, per esempio.

Richiamato già una volta, invitiamo quindi il Vicesindaco a rivedere le proprie posizioni e fare un passo indietro rispetto il suo incarico, rassegnando le dimissioni. Non vogliamo essere rappresentati da chi ignora volutamente la storia, non è ciò di cui abbiamo bisogno. Stiamo combattendo anche contro lo spopolamento che vede la nostra Irpinia perdere letteralmente pezzi ogni giorno, non possiamo permetterci di perdere anche la dignità difronte a queste mancanze così gravi da parte di chi è chiamato ad amministrare.

Questa terra, la Valle del Sabato, ha bisogno di ben altro”.