“Accolgo con favore questo improvviso cambio di scenario, ma resto perplesso sulle motivazioni che continua ad addurre la direzione dell’azienda – continua Ciampi – Non possono essere le ferie del personale a sovvertire le funzioni di un’unità operativa tanto delicata. Non si mette in crisi il sistema dell’emergenza semplicemente perché non si programmano le ferie di medici e infermieri. Fosse così, ci sarebbe da azzerare la catena di comando dell’azienda”.
E conclude: “Così come non si può addebitare al mancato filtro sul territorio (cioè alla carenza dei medici di base o delle strutture come le case di comunità mai nate) l’afflusso eccessivo presso il Pronto soccorso dei pazienti. Che sia necessario creare un sistema di medicina territoriale è tuttavia essenziale: è stata una grave mancanza di questa giunta regionale disinteressarsi al problema.