Cinipide, stato di calamità per mancato raccolta e produzione in irpinia

0
845

 

"Lo stato di calamità è senza dubbio una buona notizia ma lo è ancor di più la ripresa del comparto castanicolo". A dichiararlo il direttore di Coldiretti Avellino, Salvatore Loffreda, commentando la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento che prevede indennizzi per i castanicoltori colpiti, nel 2014, dai danni da cinipide del castagno. Gli imprenditori della Regione Campania potranno beneficiare del Fondo di solidarietà nazionale. "E’ una buona notizia per la provincia di Avellino – sottolinea Loffreda – il 2014 e’ stato l’anno nero per il comparto che ha toccato il minimo storico di produzione. La notizia più confortante è però la ripresa del mercato castanicolo: in provincia di Avellino la raccolta è stata di buona qualità, pur restando al di sotto della media”. Le castagne di Montella Igp rappresentano un’ampia fetta del sistema agroalimentare irpino, con oltre 2.000 ettari su sei comuni vocati a castagneti, con oltre 500 aziende agricole e una produzione commercializzata che in fase pre-cinipide si aggirava intorno ai 60 -70mila quintali di castagne. A influire sulla ripresa è stata anche l’attività di lotta al cinipide attraverso i lanci del suo nemico naturale, che, secondo Coldiretti, ha dato risultati positivi nei castagneti. “La castanicoltura è vitale per molte zone dell’Irpinia e la mancata ripresa – conclude Loffreda – avrebbe avuto ripercussioni non solo per l’economia ma anche per la tenuta del territorio”.