“Cipria”, Piperno dà voce alle storie di donne nell’Italia degli anni ’40

Il 16 marzo appuntamento con "La voce dell'autore" promosso dallo Zia Lidia

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Racconta il sogno interrotto dalla guerra “Cipria” di Giovanni Piperno e Anna Villari, in programma il 16 marzo, alle 20.30, al Partenio per il ciclo “La voce dell’Autore”, nell’ambito della rassegna dello Zia Lidia. I nipotini si confronteranno con l’autore Giovanni Piperno. Il film è stato presentato allo scorso Torino Film Festival in anteprima Fuori Concorso. Siamo nel 1941, l’Italia è in guerra. Ma il regime tende a rassicurare su una vittoria vicina. C’è tempo ancora per innamorarsi dei divi del cinema, della radio, di Cinecittà.

In questo clima la casa cosmetica di proprietà di Giuseppe Visconti di Modrone, padre di Luchino, lancia un concorso associato a una cipria di nuova uscita, “Velveris, velo di primavera”. Il concorso invita le donne italiane a inviare la storia, vera, della loro vita, al giornale “L’Illustrazione del Popolo”. Le più belle saranno pubblicate e radiosceneggiate, la vincitrice addirittura trasformata in un film. Tra gli ideatori del concorso c’è Cesare Zavattini, la giuria di vaglia: Alba De Cespedes, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, lo stesso Zavattini. È un successo, le storie arrivano a centinaia. La giuria proclama persino tre vincitrici. Poi tutto si interrompe. La guerra si rivela tragica. Tutto si polverizza, come cipria. Però Cipria mette in scena i racconti di tre vite femminili còlte ‘in presa diretta’ nel 1941. Lo fa con un uso ricco, creativo dei filmati del grande Archivio Luce, messi in gioco in contrappunto, con accostamenti sperimentali e sorprendenti, insieme a quelli di un altro scrigno come i repertori di Home Moviesle storie di quelle donne. Vive, attualissime, e riemerse dalle pagine dei giornali. Ritroviamo nelle storie di queste donne libertà e desiderio di emancipazione, voglia di far sentire la propria voce