Cipriano: “Non prendo lezioni dai campioni di giravolte”

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«Avevo invitato ad abbassare i toni, ma la rassegna stampa di oggi restituisce nuove accuse sul mio conto. In primis Picariello e Gengaro convergono su una falsità: avrei intenzione di mettere le mani sull’area della Ni01, avendo io personalmente interessi economici su quei terreni. Quanto di più falso possibile. Le loro accuse sono senza un briciolo di argomentazione. Io non ho alcun interesse nell’edilizia. Dimostrassero invece il contrario, mi smentissero con fatti e documenti, altrimenti viene da pensare che siano i soliti bugiardi e millantano teorie complottistiche mai suffragate da dati reali».

 

Così il candidato sindaco del centrosinistra, Luca Cipriano, appoggiato dalle liste Mai Più, Avellino Più, Partito democratico e Laboratorio Avellino, che ribadisce: «Gengaro, se vuole conservare un briciolo di credibilità, dovrebbe argomentare le sue accuse. Quali sarebbero i miei interessi nell’urbanistica? Come si fa a dire che io avrei interessi più diffusi di quelli di Festa, che ha una lista ispirata e sponsorizzata da D’Agostino? Siamo veramente al paradosso. Lui, invece, continua imperterrito a difendere un piano urbanistico costato milioni di euro, che per grandissima parte non è stato attuato».

 

E ancora: «Se il piano regolatore, tanto amato da Gengaro e soci, ha funzionato bene, come mai c’è stata tanta speculazione edilizia in città? Perché un costruttore come D’Agostino – che non sostiene certamente la mia candidatura – alza palazzi come se stesse lui giocando con i Lego? E, soprattutto, dov’era Gengaro in questi ultimi 20 anni mentre tutti questi presunti speculatori mettevano avidamente le mani sulla città? Guardava forse dall’altra parte? E’ incredibile pensare di salvare la città salendo semplicemente sul pulpito e facendo la morale a tutti. Gengaro se vuole fare un servizio utile alla città indirizzasse su Festa e D’Agostino le sue accuse».

 

Sulle accuse rivolte da De Caro, poi, il candidato sindaco del centrosinistra commenta: «È il re delle giravolte. Non ha avuto mai la schiena dritta. È il campione indiscusso dell’incoerenza. Ricordo bene le sue parole al vetriolo confezionate per screditare Gianluca Festa. Giudizi poco lusinghieri che ho avuto modo di ascoltare in viva-voce in diversi incontri privati e adesso si spella le mani nell’elogiarlo. E ricordo altrettanto bene il suo sostegno all’avvocato Pizza alle scorse elezioni. Anche lui, come me, non era certo iscritto al PD. E quindi, cosa sarebbe cambiato da allora ad oggi? Perché un anno fa sosteneva a spada tratta un candidato non iscritto al PD, mentre oggi contesta a me il non avere la tessera del Partito?».

«Il fatto – dice Cipriano – è che di disperato c’è solo lui. Negli anni è diventato un perdente seriale. Un Attila che al suo passaggio distrugge tutto. La sua isteria però è comprensibile dal momento che è evidente l’erosione costante del consenso in questo territorio. Voleva conquistare Avellino e alla fine si ritrova letteralmente da solo in una saletta di albergo a parlare contro di me, con a fianco Petitto e Festa, che hanno governato malissimo la città negli ultimi anni».

Non ne manda a dire anche ai cinque stelle. Per Luca Cipriano «è stata molto spassosa la conferenza stampa di ieri. I Cinque Stelle capitanati da Carlo Sibilia sono stati al Governo per 5 mesi e credo che agli avellinesi siano più che bastati. Hanno portato avanti interventi già in dirittura d’arrivo spacciandoli per azioni amministrative proprie. Viste le convinzioni del loro leader, non posso neanche dire che abbiano vissuto sulla Luna…»

«Abbiamo ascoltati ieri le favolette di ex assessori che si sono distinti per il nulla assoluto della loro azione di governo. Davvero dobbiamo credere a Maura Sarno quando dice che sono stati creati nuovi posti di lavoro con un semplice disciplinare dei taxi tra l’altro mai attuato? O a Rita Sciscio che sostiene di aver riaperto la Bonatti e il Ponte della Ferriera, tutti interventi avviati dalla passata amministrazione e in via di risoluzione ben prima che arrivassero i Cinque Stelle al governo? Come fanno a dire che piazza Castello è stata dissequestrata grazie a loro quando è ancora chiusa? Come possono vantarsi di un’operazione verità sui conti del Comune, quando poi il Commissario Priolo li ha smentiti in tutto. Gli avellinesi si ricordano bene cosa hanno fatto per le mense scolastiche, per il traffico, il commercio, il Ferragosto. Le delibere sbagliate e i programmi copiati che hanno fatto ridere tutta l’Italia. Questo è il vero bilancio dei loro cinque mesi di Governo. Ed è questo che gli avellinesi ricordano bene».

 

«Tra l’altro l’azione di governo del Movimento Cinque Stelle guidato da Carlo Sibilia ha finito di mettere in imbarazzo gran parte degli stessi attivisti del movimento, che giustamente hanno visto tradita l’aspettativa di cambiamento e che numerosi non hanno sostenuto la candidatura di Ferdinando Picariello».