Clan Partenio, l’Antimafia non ottiene il via libera a nuovi testimoni

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Nuovo clan Partenio,  l’Antimafia ottiene il via libera a nuovi atti, ma non a nuovi testimoni.

E’ l’esito dell’ udienza celebrata,stamattina, presso il tribunale di Avellino e che vede i componenti sodalizio criminale accusati, a vario titolo,di associazione camorristica, estorsione e turbativa d’asta. In aula  si è consumato  l’ennesimo scontro tra accusa e difesa.  Il tema era quello delle nuove richieste di prova avanzate dalle parti. Dopo una camera di consiglio andata avanti, per piu di due ore, il presidente del collegio  Scarlato ha letto in aula l’ordinanza relativa alle richieste: ammesse le prove documentali e respinte le richieste di nuovi testimoni, via libera anche alla trascrizione di una intercettazione relativa a Pasquale Galdieri, sollecitata dalla pm antimafia Simona Rossi, rigettate le richieste di una perizia fonica e della inutilizzabilità’ delle intercettazioni.

Nella giornata di oggi, all’interno dell’Aula di Assise, dinanzi al giudice dott. Gian Piero Scarlato, con i giudici a latere dott. Giulio Argenio e dott. Lorenzo Corona –  è stata sciolta, infatti,  la riserva sulle integrazioni istruttorie del Pm e dei legali.  Il pm antimafia,  Simona Rossi, ha chiesto l’assunzione di nuovi mezzi di prova relativi agli atti acquisiti al fascicolo per il dibattimento di alcuni soggetti.

Il Tribunale, preliminarmente, a scioglimento della riserva in merito all’eccezione di utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche avanzate dai difensori di Galdieri Pasquale all’udienza del 9 gennaio 2023, ha ritenuto di dover confermare l’ordinanza emessa il 17 settembre 2021 con cui il collegio già aveva respinto analoga eccezione. Inoltre veniva ribadito che le novità introdotte dalla riforma Cartabia possono condurre anche a una differente valutazione sulla decisione già adottata.

Accolta, poi, la richiesta di trascrizione delle intercettazioni avanzata dal Pubblico Ministero, Simona Rossi. Adesso si procederà alla formale ammissione. Il collegio, poi, ha ritenuto di non dover procedere alla perizia fonica, essendo già ritenuta inutile dal consulente di parte e dal perito del Tribunale, in ragione del numero insufficiente di parole pronunciate dal soggetto intercettato.

Per questi motivi, il Tribunale ammetteva tutte le prove documentali rimesse dalle parti. Ammetteva la perizia trascrittiva della conversazione, nominando per questo compito la dott.ssa Cira D’Ardia. Rigettava, infine, tutte le prove testimoniali rimesse dalle parti e altresì la richiesta di perizia fonica avanzata dai difensori di Pasquale Galdieri.

Il  prosieguo istruttorio, adesso, è previsto per il 9 maggio 2023 e, in quell’occasione, avrà luogo anche il deposito della perizia.