Classi in rete, fare scuola e sperimentazione

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Si intitola “Classi in rete” la sperimentazione nata da un percorso di studio teorico condotto dal gruppo di ricerca INDIRE sulle piccole scuole  con il Centre scolaire du Fleuve et des Lacs (Ministère de l’éducation et de l’enseignement supérieur du Québec). Si tratta di un’esperienze di didattica d’aula condivisa non solo tra una o più classi, ma anche con soggetti della collettività locale, della regione, della provincia, dello Stato o addirittura di altri Paesi. Tra il 2020 e il 2021 questo modello didattico è stato sperimentato in alcune piccole scuole abruzzesi ed è divenuto oggetto d’indagine da parte dei ricercatori INDIRE che hanno rilevato come questa metodologia faciliti la progettazione didattica per temi, lavorando in modo transdisciplinare e per competenze, e il lavoro nelle pluriclassi. I risultati della sperimentazione nel contesto scolastico abruzzese e l’analisi del modello “Classi in rete” sono stati raccolti in tre volumi monografici pubblicati nella collana internazionale Universo scuola – Sguardi plurali e scenari possibili (Pensa Multimedia Editore). È proprio a partire da queste pubblicazioni che prende le mosse l’iniziativa “Confrontarsi su Classi in Rete. Incontri con l’autore“, un ciclo di tre webinar promossi dal movimento delle Piccole Scuole. Dal 16 al 24 febbraio, a ogni incontro, grazie alla presenza di discussant d’eccezione, sarà possibile comprendere meglio il modello “Classi in Rete” e i risultati raggiunti in termini di cambiamento del “fare scuola” nelle piccole scuole. Gli eventi online hanno l’obiettivo di avvicinare docenti e dirigenti a questo modello didattico e favorirne la sperimentazione in nuovi contesti. Il primo incontro dedicato al volume “Classi in rete. Un modello innovativo per le piccole scuole” ha visto la partecipazione di numerosi docenti e dirigenti scolastici e ha permesso di approfondire il modello didattico grazie all’autrice Michelle Pieri e al discussant Davide Parmigiani (Università degli Studi di Genova) che, in quanto esperto della Commissione Europea sul working group on Schools, ha contribuito a riposizionare le tecnologie nell’ambito di una scuola inclusiva con particolare attenzione alle aree periferiche. La moderatrice Serena Greco ha favorito il dialogo dei partecipanti con l’autrice e il discussant, permettendo di cogliere quegli elementi che fanno di “Classi in Rete” un’esperienza di grande valore aggiunto per le scuole del movimento. I prossimi appuntamenti in calendario sono previsti per il 22 e il 24 febbraio. Mercoledì 22 febbraio il prof. Stefano Cacciamani (Università della Valle D’Aosta) autore del volume “Classi in rete. La sperimentazione in Italia: aspetti metodologici” avrà modo di approfondire la metodologia di ricerca e gli strumenti adottati durante la sperimentazione nazionale. Insieme a lui, in qualità di discussant, la prof.ssa Donatella Cesareni  (Università “Sapienza” di Roma) che contribuirà alle riflessioni sulla combinazione di strumenti e tecniche di indagine resa necessaria per comprendere l’innovazione introdotta nel contesto delle piccole scuole abruzzesi. A seguire, venerdì 24 Febbraio la ricercatrice Giuseppina Rita Jose Mangione, autrice del volume “Classi in rete. Analizzare le opportunità del cambiamento nelle piccole scuole” avrà modo di discutere  e presentare i risultati ottenuti dalla sperimentazione e il possibile scaling up in altri contesti e territori di piccole scuole. Enza Benigno, ricercatrice dell’ITD/CNR di Genova avrà un ruolo fondamentale nel  Classi in rete facilita la comprensione dell’impatto che il modello ha avuto sulla “propensione al cambiamento” dei docenti delle piccole scuole. A moderare i due eventi le colleghe Francesca De Santis e Serena Greco.