Corriere dell'Irpinia

Con il ricavato del libro di Angrisano, “Anni ruggenti”, un defibrillatore allo stadio di Grottaminarda

Grottaminarda.  Da oggi un defibrillatore installato all’interno dello Stadio Comunale di Grottaminarda veglia sulle nostre vite. Pronto, nella malaugurata eventualità di un arresto cardiaco, ad entrare in azione.
Ieri sera è stato consegnato, in Comune, alla che già ne controlla altri tre, installati in alcuni punti strategici della cittadina ufitana. Quello che si trova al “Romano” arriva dopo un progetto partito ad agosto con la presentazione del libro “Anni ruggenti”, in cui Franco Angrisano scriveva degli anni eroici del torneo di S.Angelo dei Lombardi,  vinto per tre volte dalla squadra grottese. Le donazioni per quel libro, come era intenzione dello stesso autore, sarebbero servite proprio a donare questo strumento medico salvavita allo stadio. Dove mancava. “Abbiamo raccolto fondi per una buona causa- dice Angrisano-. Naturalmente speriamo che, il defibrillatore, possa non essere mai usato”. La garanzia e l’assistenza tecnica durano otto anni.
A sponsorizzare in modo virtuoso l’iniziativa anche la società Lions Grotta del presidente Giovanni Uva, che con tutto lo staff dirigenziale si è speso in prima persona per la buona riuscita dell’iniziativa. “Anni Ruggenti” ha avuto un impatto positivo sulla comunità locale, non solo come fonte di informazioni storiche, di passione per lo sport e di valorizzazione della propria storia locale, diventando simbolo di solidarietà e di impegno civico. Il defibrillatore che, come dicevamo, sarà gestito dalla Pubblica Assistenza, è un dispositivo semiautomatico e fornisce istruzioni vocali passo passo per guidare in modo corretto chiunque possa utilizzarlo.
La sua presenza nello Stadio Comunale grottese rende ora il luogo più sicuro, sia per gli atleti che per gli spettatori che lo frequentano. È intenzione del donatore, coinvolgendo l’Amministrazione Comunale, il Provveditorato agli Studi e la Pubblica Assistenza, verificare la possibilità di favorire degli incontri con i ragazzi delle scuole, anche elementari, ai quali insegnare le procedure per un corretto massaggio cardiaco.
La cronaca ci ha informato che i defibrillatori in questi anni hanno salvato parecchie vite. Avrebbero potuto essere anche molte di più, con una maggiore e più capillare distribuzione sul territorio.
Ci si augura che questo esempio possa essere seguito da altrettanto utili iniziative per contribuire a rafforzare l’immagine della nostra amata cittadina.
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