Dopo le irregolarità emerse durante il voto per l’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico in particolare nella provincia di Caserta e Salerno, il congresso regionale della Campania è stato rimandato a data da destinarsi.
A pesare sono due ricorsi su tutti: il primo che riguarda Caserta, dopo lo stop del ricorso per la cancellazione di 3.800 tessere, la decisione su quanti iscritti accettare o tagliare è stata rinviata al Partito Democratico nazionale. A Salerno c’è un altro ricorso da valutare che riguarda le presunte irregolarità nell’anagrafe e nella tempistica dei congressi di circolo. Ricorso respinto dalla commissione provinciale con la decisione che passa inevitabilmente a quella nazionale. Naturalmente se non si conosce il numero di iscritti non è possibile stabilire con esattezza il risultato del voto nei circoli e di conseguenza individuare le quote per l’assemblea regionale.
Difatti, l’unica a non aver presentato la lista dei delegati è la federazione provinciale di Caserta. Un caos che mette a rischio anche la candidatura di Rosetta D’Amelio, cosa che fino a pochi giorni fa sembrava solo una formalità. Il segretario del PD di Avellino, Nello Pizza, ha commentato così:
“Ci dispiace molto, purtroppo ci sono alcune situazioni di irregolarità che sono emerse durante le primarie che vanno analizzate e che hanno bloccato tutto. Chiaramente questo incide anche sulla nomina di Rosa D’Amelio alla segreteria regionale, ma mi auguro che si possa trovare una soluzione per portare alla sua elezione. Possiamo prendere solo atto di questa situazione che si è verificata a Caserta, sono cose che lasciano l’amaro in bocca. Dobbiamo liberarci di certi meccanismi e spero che il nuovo Partito Democratico metta in atto un cambio di passo anche in questo senso“.
