Congresso Pd, è conta dei voti

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L’assemblea provinciale del Partito democratico non ha sciolto i contrasti interni al Pd, ma è servita per ribadire che è necessario superare al più presto questa fase straordinaria e celebrare il congresso per l’elezione del nuovo segretario provinciale in sostituzione di Carmine De Blasio che si è dimesso a dicembre scorso. Il segretario regionale, Assunta Tartaglione, ha ribadito che occorre lavorare ad una soluzione condivisa, ma i dati sul tesseramento dicono cose diverse, i risultati ufficiali delle adesioni saranno diffusi entro la settimana che inizia oggi, tuttavia al momento nessuna corrente ha la maggioranza assoluta ed il quadro è molto frammentato. Se i gruppi che fanno capo al senatore Enzo De Luca e al presidente del consiglio regionale, Rosa D’Amelio, si ritrovassero sulla stessa posizione la loro forza in assemblea non raggiungerebbe il 50 percento e dovrebbe allargare il confronto alle altre correnti. I gruppi che fanno riferimento a Carmine De Blasio, a Valentina Paris e a Roberta Santaniello potrebbero raggiungere il 20 percento con l’area di Luigi Famiglietti che pure legittimamente potrebbe rivendicare una presenza incisiva nella fase congressuale. Secondo indiscrezioni il deputato potrebbe proporre per la segreteria il sindaco di Montemarano, Beniamino Palmieri, che avrebbe le carte in regola ma rischierebbe di dividere i renziani. Il gruppo di De Luca potrebbe proporre Ida Grella, già capogruppo al Comune di Avellino e stimata dirigente del partito. Il gruppo del deputato Paris, che ha dimostrato sensibilità ed equilibrio durante la fase successiva alle dimissioni di De Blasio, potrebbe ragionare su Francesco Todisco o su altro candidato che potrebbe incrociare l’approvazione di De Luca. L’assemblea di venerdì scorso ha ribadito che la segreteria provinciale rappresenterà il passaggio finale di un percorso che dovrà essere avviato subito dopo le elezioni amministrative con l’elezione del segretario cittadino del Pd e dei responsabili dei circoli maggiori della provincia di Avellino e questo potrebbe contribuire a risolvere il problema in senso del ritrovato equilibrio tra tutti i gruppi. A parte il ragionamento sulla presidenza dell’Alto Calore, dove Raffaello De Stefano dovrà cedere il passo ad un altro dirigente del Partito democratico che potrebbe essere espressione del presidente del consiglio regionale. A partire da oggi il direttorio provinciale continuerà a lavorare per trovare il punto di equilibrio con la supervisione del segretario regionale che ha ribadito la necessità di dare una immagine diversa del partito.