Contrada, De Santis: pronti a sottoporci al giudizio degli elettori

Non si hanno notizie di liste alternative. Il sindaco uscente: un’altra voce sarebbe utile a garantire il giusto equilibro e il giusto controllo

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Cinque anni fa l’elezione di Pasquale De Santis a sindaco di Contrada. Oggi il primo cittadino uscente si dice disposto a riproporre la sua candidatura, per poter presentare agli elettori quel che è stato fatto dal 2019 ad oggi, e per poter rilanciare i programmi prossimi.

Certo, non è stato facile fino ad ora, considerato il Covid e tutto quanto ne è derivato.
«Ma nonostante tutto siamo riusciti ad arrivare all’approvazione del Puc», ci dice il sindaco di Contrada, anticipando anche i possibili scenari verso il voto amministrativo di giugno. «Cinque anni sono pochi per poter portare a termine le progettazioni- incalza Pasquale De Santis- Il Comune ha cercato di intercettare tutti i finanziamenti possibili, e molte opere sono in corso, altre in fase di progettazione, ma serve il tempo per portare a termine tutto quanto avviato». Quanto allo scenario verso il voto di giugno, il sindaco annuncia che si va alla riproposizione quasi integrale della vecchia squadra, con l’ingresso di nuovi innesti.

C’è anche un altro problema da risolvere: Contrada è un comune al di sopra dei tremila abitanti, ma si è incappati in un errore, nelle maglie della burocrazia nazionale, per cui risulta al di sotto di quella soglia. Di qui la richiesta di correzione del numero di abitanti, una correzione utile per poter anche stabilire il numero esatto di consiglieri da eleggere in Consiglio comunale.
In ogni caso, aggiunge il sindaco De Santis, «la squadra è ripartita con rinnovato entusiasmo, pronta a confrontarsi, anche se al momento non si hanno notizie di liste alternative».

Il sindaco, tra l’altro, esclude l’eventualità di una lista civetta, nel caso di assenza di lista contrapposta. «Anzi – ribatte – sarebbe cosa buona se si formasse una proposta alternativa alla nostra. Un’altra voce sarebbe utile a garantire il giusto equilibro e il giusto controllo, nel segno della democrazia. In un piccolo paese come il nostro è necessario far crescere la cultura dell’alternanza: oggi le mie idee possono essere attuali, ma potranno essere vecchie domani. Per quanto ci riguarda, la mia è una lista giovane, con esperienza e con forte presenza femminile, con cinque candidate. Già questo significa garanzia di alternanza. Siamo un cantiere aperto, pronti ad accogliere quanti vorranno sostenerci».