Così la Carrà ha cambiato la mia vita

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E’ morta Raffaella Carra’, non ho dubbi che sia questo il piu’ grande ossimoro sperimentato sinora nella mia vita. La morte non le appartiene, resterà la sua impronta nella vita di tutti coloro che le hanno voluto bene. A Raffaella debbo tanto. Il suo mito è legato al percorso della mia vita. La seguo sin dai tempi di “Millemilioni”, il varieta’ che la vedeva già nell’81 star interazionale. Dirompente poi il successo di “Pronto, Raffaella ” che mi consentiva a 10 anni di essere già ben informato di politica e sociale. A 20 anni poi’ l’incontro con lei dietro le quinte di “Carramba” per non parlare dell’incursione nel suo condominio romano. Una televisione, quella di Raffaella, di cui si sente la mancanza. 37 anni fa a mezzogiorno in casa degli Italiani entrava, attraverso una sigla, un programma che avrebbe rinnovato sapientemente la televisione. ” Pronto, Raffaella” e’ stato un riuscitissimo esempio di un intrattenimento corretto dove, senza urla ed inutili protagonismi, sono intervenuti illustri politici, intellettuali, uomini di spettacolo, giornalisti che , sul divano di Raffaella, si siedevano in primo luogo come persone per raccontarsi e raccontare esperienze umane e professionali…Erano anni non facili, fatti anche di attentati terroristici dinanzi ai quali Raffaella non creava ” esclusive” ma si fermava, lasciando pure da parte quei giochini telefonici che hanno contribuito al successo del programma, ma non ne sono stati l’ ossatura…Basta riascoltare solo la sigla del programma, vederne i costumi per capire che lo spirito era quello in prima luogo di “ascoltare senza parlare”, entrare in contatto con il pubblico a casa che, al telefono chiedeva aiuto per storie di emarginazione, droga, liberta’ negate…
Raffaella era li’, di giorno in giorno, rassicurante e, dove possibile aiutava, faceva da tramite con le istituzioni…C’era poi quella volonta’ di “portare un ritornello” , regalare evasione, con canzoni e momenti coreografici curati che richiedevano impegno quotidiano… Negli ultimi anni avvertiva come tutti il disagio di un tempo strano in cui le risultava difficile pure tornare ad intervistare i suoi ospiti nella confidenziale riuscita atmosfera di “A raccontare comincia tu”. Eppure in una delle ultime interviste ad una radio spagnola, aveva dichiarato: ” La vita e’ fatta di tanti colori….ed occorre reagire con un sorriso per aiutare chi e’ magari in un momento piu’ ” spento”…” Ecco spiegato il segreto di quel vestito multicolore in una bella tv a colori….Grazie, Raffaella per averci trasmesso la forza di un sorriso. Di Raffaella resteranno tante tracce nella mia vita, nel mio insegnamento con quella forza allegra che porterò dentro me.

Pellegrino Caruso