Così nacque il miracolo “Carramba” 26 anni fa

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Di Pellegrino Caruso

Che dire? 26 anni da Carramba sono davvero un grande momento di sincera nostalgia per una televisione confezionata con cura e rispetto per il pubblico… Quella sera del 21 dicembre 1995 ero li’, in Auditorium su invito della cara Raffaella che mi aveva voluto gentilmente nel pubblico… Ricordo tutto di quella serata speciale con una Raffaella che, vestita di bianco, incomincio’ la puntata con un medley dei suoi successi per poi incontrare nel corso della puntata Heather Parisi, Carlo Verdone ed Antonello Venditti, sorprendendo il pubblico a casa, in Auditorium, prelevando le persone nei cinema e al ristorante, con un rigore nel garantire riserbo e veridicità… Sono testimone di ricongiunti che, a fine puntata, ” assediavano” il camerino di Raffaella, per ringraziarla a fine puntata perché a Carra’mba era tutto vero, voluto, pensato e difeso da Raffaella, Sergio Japino, Fabio Di Iorio e Giovanni Benincasa, quattro autori che, a differenza dei quindici degli pseudoshow attuali, confezionavano uno spettacolo che, nell’ evasione, era anche un’ occasione per riflettere sui sacrifici fatti dagli Italiani per lavorare oltre Oceano, perché, come spiegava Raffaella, magari stringendo il pugno di una mano, la stessa minestra era da dividere tra tanti… Ho ricordi indelebili, conservo ancora i ” gobbi,” cartacei che aveva fra le mani Ciro De Mola, collaboratore partenopeo di Raffaella che la scortava quando, per ultima, usciva dall” Auditorium del Foro Italico che e’ giustissimo intestare a lei… A Raffaella sono grato perché, attraverso i suoi programmi, ho maturato una bella sensibilità che mi porta oggi ad essere Prof. e zio premuroso, attento ad alunni e nipoti ai quali insegno che la vita e’ fatta di sogni, amore e…sorprese…Ora Raffaella non c’e’piu fisicamente ma resta la sua energia spirituale che mi porta ad agire con sano entusiasmo ed a comportarmi come voleva lei che mi riconosceva sempre buona educazione e che mi ha insegnato che nella vita ci si prepara tecnicamente senza pero’ mai rinunciare all’emozione…che ci rende migliori!Purtroppo, come aveva cantato lei nel suo ultimo brano ” Chi l’ ha detto” sta per arrivare un Natale diverso, segnato dalla sua assenza fisica, ma non spirituale..” L’ anno vecchio non ricordo gia’ piu’…Buon Natale all’ anno che verra'”… con Raffaella sempre nel cuore