Credito Cooperativo Italiano, firmato il nuovo contratto collettivo di lavoro

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Firmata l’intesa dopo 54 mesi dalla scadenza del precedente CCNL., come annuncia il segretario generale Fabi Avellino, Franco Di Dio, che spiega: «E’ stato rinnovato ieri sera,a distanza di 54 mesi dalla scadenza,il contratto collettivo nazio- nale di lavoro per i 37.000 addetti del settore del credito cooperativo. L’accordo firmato dalla FABI con gli atri sindacati e da Federcasse dura 12 mesi e scadra’ il 31.12.2019.
L’intesa raggiunta dopo 9 incontri e una trattativa no-stop durata due giorni stabilisce au- menti medi mensili degli stipendi pari a 85 euro con decorrenza 1 gennaio 2019.
Non e’ stata ridotta,come chiesto da Federcasse, la base imponibile retributiva per il calcolo del trattamento di fine rapporto (TFR). Non sono stati accordati interventi di solidarieta’ ne’ altre riduzioni delle retribuzioni per finanziare il Focc (fondo per l’occupazione). Per quanto riguarda la mobilita’, passa da 30 a 50 chilometri la distanza entro la quale la banca puo’ di- sporre il trasferimento del personale (con eta’ inferiore a 45 anni e 22 anni di servizio) senza il consenso del lavoratore.Tale facolta’ non puo’ essere reiterata dalla banca entro i 12 mesi dalla disposizione. Una giornata di ex festivita’ (pari a 7,5 ore) viene destinata alla Banca del tempo a tutela delle esigenze personali del lavoratore oltre che a supporto di azioni positive dei lavoratori. Novita’ positive anche per i lavoratori giovani: dal prossimo anno quelli assunti con contratto di inserimento tra il 2015 e il 2018 avranno una busta paga “piena” in linea con le tabelle economiche dei colleghi di maggior esperienza.
In definitiva ritengo sia stato sottoscritto un positivo rinnovo dei patti di lavoro per il mondo del credito cooperativo che si affaccia dalle prossime settimane all’avvento delle due capo- gruppo nazionali.
Ci sara’ ancora tanto da fare – conclude Di Dio-, ci saranno tappe ancora piu’ impegnative per il credito cooperativo post riforma e come FABI assicuro che saremo sempre in prima linea a difesa della categoria e soprattutto della dignita’ dei lavoratori bancari Italiani».