Crisi idrica, 25mila metri cubi in più al giorno immessi in rete

0
1221

Le attività di Acquedotto Pugliese, avviate a partire dal luglio scorso,
consentono, oggi, di immettere in rete oltre 25mila metri cubi di risorsa al
giorno grazie all’incremento di utilizzo dell’acqua di falda.

Le misure per contrastare la forte siccità dell’anno appena trascorso, il
più siccitoso degli ultimi duecento anni, hanno determinato da un lato il
risparmio di circa 3,5 milioni di metri cubi di risorsa nell’ultimo
trimestre del 2017, dall’altro un aumento della capacità di produzione,
grazie all’utilizzo di fonti integrative come quelle dei pozzi.

Il risultato è anche frutto di una attenta politica di ottimizzazione della
gestione, avviata da AQP negli ultimi anni: l’implementazione di un sistema
di telecontrollo delle portate e dei volumi in rete, l’adozione di modelli
matematici avanzati di gestione, la distrettualizzazione delle reti e
l’introduzione di un sistema diffuso di regolazione automatica di controllo
della pressione. AQP è altresì impegnato, quotidianamente, in una intensa
attività di ricerca e riparazione delle perdite, grazie anche ad
investimenti straordinari per oltre 300 milioni di Euro.

Proseguono, al momento, le restrizioni di pressione in rete, seppure in
forma più attenuata, e nel rispetto dei minimi garantiti dalla carta dei
servizi. Permane, infatti, lo stato di emergenza: il livello di acqua
presente negli invasi, utilizzati normalmente anche ai fini irrigui, rimane
al di sotto del 50% rispetto alla media degli ultimi 10 anni.

Giova ricordare che le riduzioni potrebbero causare disagi ai piani
superiori negli stabili privi di idonei impianti di autoclave. Per impianto
idoneo si intende un sistema di autoclave (costituito da pompa e serbatoio o
da booster) posizionato al piano terra. L’installazione ai piani alti o,
peggio, sui solai degli stabili, non è sufficiente ad assicurare
l’erogazione idrica.

Il Regolamento del servizio idrico integrato vieta l’inserimento di pompe
sui collegamenti diretti con la rete pubblica e che gli impianti di
autoclave devono essere realizzati in modo da assicurare discontinuità
idraulica tra la rete gestita dall’Acquedotto Pugliese e l’impianto di
sollevamento dello stabile.

È nella responsabilità dei privati rendere fruibile all’interno di uno
stabile il servizio che AQP eroga al contatore. Gli amministratori di
condominio e i singoli proprietari di immobili sono invitati a provvedere
alla verifica ed eventualmente alla installazione di adeguati impianti di
autoclave centralizzati, che assicurino l’erogazione in tutti i punti dello
stabile, anche i più lontani e alti rispetto al contatore, e che rispondano
alla normativa vigente.