Da quindici anni ogni estate sorveglia le spiagge del Cilento e salva vite umane

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SALERNO – Il sole picchia forte sulla spiaggia di Acciaroli e i bagnanti cercano refrigerio in acqua. Siamo in alta stagione. E’ un assalto continuo al mare. Dura per tutto il giorno. Senza sosta. Il vociare dei bagnanti si mescola al suono delle onde che accarezzano la spiaggia cocente. Il vento è calmo. Fare il bagno oggi non è pericoloso. Bisogna tenere comunque gli occhi aperti. Sergio Lupo, di Caggiano, Salerno, 33 anni, è un bagnino esperto. Ha cominciato nel 2004. Da 15 anni scruta il mare ogni stagione. Ha affinato lo sguardo a distinguere da lontano un nuotatore che da lì a poco potrebbe avere bisogno di lui. E’pronto a intervenire. Anzi, in molti casi riesce ad anticipare gli eventi. Sa che in questi momenti non può distrarsi. Anche mentre sistema un ombrellone per aiutare un turista un po’ impacciato, mira al largo. Non si tira mai indietro. “Sono nato con il mare addosso. E’ una scelta di vita. Un lavoro che richiede passione. Altrimenti diventa difficile. Bisogna essere vigili. Qualche bagnante a volte non si rende conto del compito delicato che abbiamo noi bagnini: è una bella della responsabilità salvare vite umane”, racconta Sergio. Ha lavorato in tutta Italia, da Nord a Sud ma preferisce Acciaroli: “Su i bagnini si occupano semplicemente della sorveglianza balneare, in altri stabilimenti del resto d’Italia fanno un po’ di tutto. Ad Acciaroli per fortuna questo non accade, faccio il bagnino e quando me lo chiedono do una mano perché mi va di farlo”. Qui nel Cilento si sente a casa: “Si tratta di una bella realtà. Mi sono trovato sempre a mio agio ad Acciaroli. In particolare nella struttura “Il Faro” che considero la mia famiglia con la sua straordinaria equipe”. Sergio è un bagnino ma anche istruttore e allenatore di nuoto, maestro di salvamento, insegna anche ai corsi di salvataggio. Tra i bagnini c’è sempre grande solidarietà: “Ci aiutiamo a vicenda, se capita una difficoltà agiamo insieme. Non si può fare un salvataggio da soli, gli eroi in questo campo non esistono” avverte. Di spiagge, di stabilimenti nella sua carriera Sergio ne ha visti tanti, ha girato in lungo e in largo. Da quanto ha iniziato molte cose sono cambiate. “Ad esempio i turisti sono diventati più rispettosi della natura e del mare. Sono più consapevoli anche dei pericoli, più attrezzati”. Mai sottovalutare il mare e le sue insidie: “Ad Acciaroli c’è un metro d’acqua e quando il mare è calmo non ci sono rischi. Quando si agita però le correnti possono trasportarti a largo”. Se non fosse stato un bagnino non avrebbe comunque lasciato il mare. E’il suo elemento naturale: “Ho cominciato a nuotare LA STORIA Da quindici anni ogni estate sorveglia le spiagge del Cilento e salva vite umane Bagnino per passione Sergio: “Sono nato con il mare addosso” da piccolo, sono cresciuto in acqua, non saprei immaginarmi qualcosa di diverso”. Il mare è tutto e Sergio è convinto che vada salvaguardato: “L’inquinamento è ad un punto di non ritorno”, dice con amarezza, rabbia. “Dobbiamo fare qualcosa prima che sia tardi, possiamo solo limitare i danni. Che tristezza vedere della plastica che stritola una tartaruga o o soffoca lo stomaco di un pesce. Quello che riceve il mare lo restituisce”. Il mare fonte di vita, ricchezza. Ancora incontaminato soprattutto nel Cilento, territorio impervio ma accogliente. Una delle tante aree del Sud poco valorizzate, dove si potrebbe investire e guadagnare molto di più. Ce ne vuole per un bagnino a sbarcare il lunario. “Il Cilento è una terra molto bella, qui si vive bene. Peccato che la stagione turistica duri poco. Nei mesi invernali ci si deve arrangiare. Però se si vuole è possibile farlo con un po’ di sacrificio”. Sergio non si ferma un attimo. Sempre sorridente: “Al bagnino si chiede anche un po’ di compagnia, controllare i bambini piccoli e gli anziani. Qualcuno mi chiede solo un consiglio. Mi piace aiutare la gente e farlo vicino al mare”.