di Virgilio Iandiorio
Si è rifatto all’espressione latina “panem et circenses” il sindaco di Sainte Féréole, Henri Soulier, per spiegare i risultati delle elezioni europee e, poi, quelle legislative nel suo paese, che è gemellato con il comune di Manocalzati. Ho letto con molto interesse il numero del Bulletin Municipal che mi è pervenuto poco fa, grazie alla premurosa cura dell’Amministrazione Comunale francese.
Nel comune di Sainte Féréole il Rassemblament Nazional di Marine Le Pen ha ottenuto 400 voti. Se si considera che questo comune ha poco più di 1500 abitanti, il partito della destra francese ha riportato un enorme successo. Il sindaco Henri Soulier ha preso carta e penna e a commento dei risultati elettorali ha scritto il suo editoriale sul semestrale Bulletin Municipal e, soprattutto, ha voluto evitare facili attributi politici che potrebbero essere affibbiati ai suoi cittadini elettori.
Il sindaco scrive senza peli sulla lingua:“ Contrariamente a tutto quello che tutti gli pseudo intellettuali e gli pseudo giornalisti vogliono far credere al livello nazionale, a Sante Féréole non ci sono 400 fascisti o razzisti più di quanti ce ne siano in Francia”.
E ci tiene a sottolineare che nel suo paese:” Ci sono solamente dei cittadini, degli elettori che non sopportano più che il “ventre molle” della rappresentanza parlamentare nazionale non faccia altro che promettere, parlare, defilarsi, spendere senza riflettere, non assumere più il suo ruolo fondamentale di protettore del popolo”.
La sua critica al cattivo funzionamento delle istituzioni parlamentari non si ferma all’oggi:” Questi elettori, questi cittadini non ritrovano più nella classe dirigente da venti o trent’anni veri uomini di Stato, ma solamente dei cantambanchi, i quali non pensano se non al loro tornaconto”.
Questo voto, perciò, è l’ultimo avvertimento che il popolo Francese ha mandato ai suoi parlamentari. “Nel momento in cui scrivo queste cose – conclude il sindaco Henri Soulier– nessuno prenderà in considerazione le mie parole”. E aggiunge un riferimento all’antica Roma:” Gli imperatori romani si preoccupavano di dare al popolo pane e giochi nel circo. Noi avremo i giochi. Io dubito che noi avremo il pane”.
Proprio come avviene anche nei nostri paesi. Sagre e palii non si negano a nessuno. E tutti vivono felici e contenti, lasciando che menestrelli e ciarlatani si affannino a fare la “differenziata”.