Da Solofra il monito per l’Area vasta

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“Bisogna mettere insieme ciò che può stare insieme non quello che non ha senso. Senza esprimere giudizi di merito sull’area vasta, noi non abbiamo nessuna omogeneità con Avellino o con gli altri comuni dell’hinterland. Crediamo che la nostra vocazione sia guardare altrove, verso Salerno. Riteniamo, pertanto, maggiormente plausibile, rimanendo ovviamente un comune della provincia irpina, un’area sistemica più orientata al versante salernitano in grado di coinvolgere e convogliare anche alcune realtà territoriali limitrofe all’Università di Salerno”. Così Marialuisa Guacci, assessore all’Ambiente del Comune di Solofra e capogruppo di maggioranza, in risposta ad una recente nota stampa di Oscar Giannattasio, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Montoro.

“Oltre ad enunciare dei riferimenti sbagliati (il Co.Di.So. non gestisce più da anni l’impianto di depurazione ma le fognature e la Cor.Co.Sol è una società privata al momento e da anni non più attiva sul territorio), voglio anche rassicurare il presidente su un aspetto. Noi non facciamo in maniera più assoluta discorsi da isolani. Anzi è evidente che siamo palesemente propensi ad uno sviluppo armonico ed ecocompatibile del territorio, creando le giuste e più consone forme di cooperazione. Siamo stati infatti i promotori, in tempi non sospetti, nel rilanciare il comitato del distretto industriale del comprensorio solofrano – montorese – serinese ( idea caldeggiata anche dal presidente della Regione Campania) il cui ripristino fu votato, lo scorzo marzo, in un consiglio comunale congiunto Solofra – Montoro. Delibera poi approvata in una nostra seduta di Consiglio Comunale tenutasi qualche mese dopo, dove licenziammo la volontà di rilanciare il comitato distrettuale. La stessa notifica fu, poi, inviata anche ai Comuni interessati (Serino, Montoro) senza avere però alcuna risposta”. “Tuttavia – continua – noi andiamo avanti per la nostra strada. Pensiamo che sia importante riattivare il comitato di distretto per rilanciare lo sviluppo dell’intera area produttiva attraverso, ad esempio, lo snellimento degli adempimenti burocratici per le imprese (così come già sta facendo il presidente De Luca), il rafforzamento della ricerca applicata nel distretto, promuovendo rapporti con l’Unione Europea finalizzati a sostenere progetti innovativi di speciale rilevanza in grado di mettere in piedi anche interventi di bonifica ambientale che possano contrastare nel migliore dei modi il problema dell’inquinamento. Per far questo, bisogna creare un coordinamento (più volte sollecitato da questa Amministrazione) in cui mettere insieme tutti gli attori interessati (istituzioni con in testa la Regione, imprenditori, sindacati, università, enti di sviluppo) per cogliere l’opportunità della nuova programmazione dei fondi europei al fine di concepire nuove iniziative per valorizzare maggiormente il polo (già interessato da un processo di diversificazione di attività), utilizzando anche la vocazione produttiva dei comuni limitrofi mediante una virtuosa integrazione”.