Dal comitato “Parte da Noi-Irpinia” a Pizza: ora tutti i congressi di circolo

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«Chiediamo al Segretario provinciale l’immediata convocazione di tutti i congressi di circolo ancora chiusi, chiediamo che non si perda ulteriore tempo ad analizzare i perchè di una sconfitta che non si aspettavano per immaginare una restaurazione di fatto.
Nonostante tutto siamo in una fase politica totalmente nuova e non si può immaginare di procedere guardando al futuro con i metodi e le azioni politiche del passato.
Una nuova stagione è iniziata, non è più tempo di aspettare il ri-consolidamento di equilibri contraddittori».

Dal comitato “Parte da noi- Irpinia” ben venga la nuova fase del tesseramento al partito, ma in Irpinia va riaperta la discussione, vanno affrontate le eterne emergenze: «In Irpinia, per affrontare al meglio le tante questioni irrisolte auspichiamo prima di tutto la riorganizzazione del Partito. E’ fondamentale l’immediata convocazione di tutti i congressi di circolo dove al momento non esiste un segretario. Ci sono numerose realtà, compreso il nostro capoluogo, che hanno bisogno come il pane di aprire un confronto politico, che hanno bisogno come l’acqua di nuove energie per rilanciare l’azione politica».

Cambiare metodo, facce e visione anche in Irpinia, è l’esortazione al segretario provinciale. «Bisogna aprire porte e finestre perché esca la polvere, non perché entri nuovo smog. Abbiamo bisogno di più politica e bene stanno facendo tutti i segretari, che si aprono verso un nuovo confronto politico nel loro territorio, non solo interno al circolo.

E’ stato di fondamentale importanza che Elly Schlein, contro le convenienze di alcuni, abbia da subito riaperto il tesseramento ma non si può immaginare di chiedere una nuova iscrizione al partito, senza che si apra una discussione ampia, aperta il più possibile. Una discussione chiara sul futuro dei nostri paesi che fanno fatica ad andare avanti per uno scollamento generato da anni di smarrimento politico.

Serve dare risposte nuove ed organiche alla carenza dei servizi pubblici, sanità, mobilità, lavoro, scuola. Intervenire davvero sullo spopolamento, a partire da chi è restato».