Dalla Germania il nuovo studio su Emil Cioran

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Sarà disponibile dalla prossima settimana il libro del filosofo tedesco Bernd Mattheus Cioran. Ritratto di uno scettico estremo (Lemma Press Edizioni). Il libro è stato tradotto dalla Prof. Claudia Tatasciore (Università di Bologna), mentre l’autore del saggio critico introduttivo è lo studioso irpino Vincenzo Fiore (Progetto Internazionale Cioran, già autore della prima biografia italiana sul pensatore romeno).

Mai nessuno nella storia del pensiero ha raggiunto vette di radicalismo come quelle di Cioran, mettendo in discussione qualsiasi tipo di fede: religiosa, politica ed emotiva. Il testo di Mattheus si propone come un nuovo tassello-chiave per la comprensione di quello che si definiva uno “scettico di professione”. Scrive Fiore nell’incipit: “Dissacratore di ogni bandiera, avverso a qualsiasi tipo di fede, Cioran ha recitato il requiem alla filosofia dei sistemi, svelandone gli imbrogli e denunciando chi, come Heidegger, aveva spianato, con gli artifici del linguaggio, la strada ad un tipo di pensiero povero di contenuto e ricco nella forma. Il lascito del filosofo che mai ha pensato di fondare scuole o di elaborare nuove dottrine, è quello di una delle requisitorie più estreme contro l’uomo, contro il mondo e contro Dio”.

Il testo, ricco di aneddoti, ci mostra uno sguardo particolare su una delle figure più controverse del Novecento. Uno dei pensatori che aveva preannunciato la fine della civiltà occidentale: “Alberi massacrati. Sorgono case. Facce, facce dappertutto. L’uomo si estende. L’uomo è il cancro della terra”.