Dalla lavanda dei piedi alla Passione, al via la Settimana Santa. Il vescovo Aiello: una Pasqua che chiede di fare i conti con la sofferenza

All'abbazia di Montevergine il rito vedrà protagonista dodici donne. L'abate Guariglia: valorizzare il ruolo femminile nella cheisa

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E’ un invito a preparare il proprio cuore alla Pasqua quello che lancia il vescovo di Avellino Arturo Aiello in un messaggio diffuso sul canale social della diocesi. “L’interrogativo che rivolgono gli apostoli al Cristo su dove preparare la Santa Pasqua richiama la complessità dei riti che caratterizzavano la festa ebraica ma è anche un riferimento alle nostre vite, questa Pasqua ci chiede di fare i conti con gli aspetti dolorosi della nostra esistenza, a partire da un orizzonte internazionale che fa paura, in cui i luoghi calpestati da Gesù sono dilaniati da guerre. Quella che viviamo è una Pasqua dentro un dramma che ci chiede di attraversare un territorio nemico. Altro simbolo che ritorna nella scena del Vangelo è la brocca d’acqua. Anche noi portiamo dentro un’arsura a cui porre rimedio. L’acqua diventa simbolo del battesimo, elemento primordiale, simbolo di liberazione. Allo stesso modo il pane diventa simbolo del mistero della Pasqua, di questa vita lacerata, di quello che doveva essere tradimento e diventa prodigio, l’eucarestia”

Sarà la messa crismale a inaugurare oggi nella cattedrale di Avellino la settimana santa. Le celebrazioni proseguiranno con la celebrazione in Coena domini del giovedì santo, in programma alle 19, accompagnata dal rito della lavanda dei piedi ai detenuti e dall’allestimento degli altari della resposizione, i cosiddetti sepolcri per accogliere le specie eucaristiche consacrate per conservarle fino al pomeriggio del Venerdì Santo quando verranno distribuite ai fedeli per la Comunione. Sull’altare trovano posto molti oggetti simbolici: il tavolo, simbolo del sacrificio, il pane, i 12 piatti degli Apostoli e il tabernacolo dove è collocata l’Eucarestia, ma anche fiori bianchi, vino bollito nell’incenso, semi di grano fatti germogliare al buio.  Tra gli addobbi tipici dei sepolcri, i fiori bianchi, il vino fatto bollire con l’incenso e i semi di grano germogliati al buio che simboleggiano il passaggio dalle tenebre della morte di Gesù alla sua Resurrezione. All’Abbazia di Montevregine l’abate Riccardo Guariglia laverà i piedi a dodici donne, a ribadire “la necessità da parte della chiesa di valorizzare il ruolo delle donne ma anche riferimento forte alla violenza di genere, diventata una vera emergenza nella società di oggi”

Ritorna anche la solenne processione di venerdì 29 marzo con le statue dell’Addolorata e del Gesù morto che attraverserà le principali strade cittadine, al termine della celebrazione della Passione, in programma alle 19. Si partirà da piazza Duomo per proseguire lungo via Del Gaizo, via Amabile, via Del Balzo, via Circumvallazione, via Guarini, via Testa, Via Esposito per raggiungere via Colombo e poi tagliare per via de Conciliis, attraversare Corso Vittorio Emanuele e ritornare al Duomo. Sabato 8 aprile la veglia solenne, alle 22, mentre il 9 aprile sarà celebrata la Resurrezione con le sante messe in programma alle 8.30, 11.00 e 19.00.