La crisi dell’automotive, che si consolida con l’avanzare dei mesi, coinvolge inevitabilmente l’indotto collegato. Il ramo della componentistica è stata la prima vittima. In Irpinia gli effetti del deficit produttivo si sono sentiti e hanno prodotto già i primi risultati. Dalla Denso Thermal Systems che, nonostante il momento di difficoltà, pare abbia trovato la quadra giusta per non arrivare a un licenziamento di massa dei 239 esuberi, fino alle tante aziende minori che gravitano intorno alla Stellantis di Pratola Serra.
Se da un lato c’è chi arranca, dall’altro lato della provincia di Avellino le speranze di un rilancio sembrano stiano acquisendo quota. In attesa del rilancio dell’Industria Italiana Autobus che dovrebbe abbracciare presto i cinesi della Dongfeng Motors, al settore della pressofusione dell’alluminio.
La Sirpress, gestista dall’imprenditore Valerio Gruppioni è pronta, verosimilmente da ottobre, a investire allargando l’occupazione. Coinvolta anche la Sai. Previsto un impianto di ultima generazione che porterebbe a una nuova tornata di assunzioni. A testimonianza dell’importanza di questo settore per la Sira Industrie, è l’acquisizione da parte del Gruppo della Tecopress di Dosso, con la quale è nata la Sirtec.
Un segnale importante. Il tessuto industriale irpino, bisognoso di una scossa, nell’autunno che incalza potrebbe ritrovare un’idea di sviluppo. Almeno teorica.