De Luca senza freni su Meloni: sblocchi le risorse per il Sud

Il governatore della Campania: la più grande operazione di centralizzazione nelle mani del premier. E Caldoro: da De Luca solo falsità

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Fondi coesione, ritardi su opere e lavoro: il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, torna ad attaccare il governo. In una lunga nota, rivolto alla premier Meloni, la invita ad un confronto pubblico.   “Risponda nel merito – dice De Luca –  sulle politiche del governo, senza lamentosità a vuoto. Sui fondi di coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro. Noi siamo per la burocrazia zero. I ritardi clamorosi del Governo faranno aprire i primi cantieri con tre anni di ritardo. Ho segnalato all’on. Meloni questo problema già da sei mesi in un rapido incontro avuto all’aeroporto di Capodichino (disturbati dalla sua invadente collaboratrice). Da allora, non si è mossa una foglia”.

De Luca continua: “Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici. Inoltre, il blocco arbitrario dei fondi del programma complementare (un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania) rischia di mandare in dissesto oltre 200 Comuni ed enti territoriali che non hanno risorse per completare gli interventi Fesr del precedente programma. Vengono inventate procedure cervellotiche e arbitrarie per allungare i tempi di decisione. Vengono diffusi dati falsi, non aggiornati per motivare una vera e propria discriminazione politico-istituzionale. Un Governo serio avrebbe stipulato con la Campania il primo degli accordi di coesione”.

Il presidente della Regione Campania va avanti:
“Da un anno e mezzo ci viene ripetuto che il ministro Fitto è alla ricerca delle “coerenze” universali fra tutti gli interventi che riguardano i territori e sui quali il ministro non ha nessuna competenza per intervenire. E questo, mentre si consuma il fallimento penoso della Zes Unica per il Sud, che doveva partire a gennaio, ed è bloccata completamente con le relative misure per la erogazione del credito di imposta”.

De Luca continua con le sue “sciabolate verbali” e invita la presidente del consiglio a “sbloccare rapidamente risorse che appartengono al Sud. Stiamo assistendo a un paradosso insopportabile: mentre si parla di autonomia differenziata e di decentramento dei poteri, si mette poi in campo la più grande operazione di centralizzazione nelle mani del premier (Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica, fondo di perequazione infrastrutturale, scioglimento dell’Agenzia per la Coesione), con la prospettiva di fare affondare il Paese (la “nazione”), in una palude burocratica mai vista! A parte qualche mia parola da lei e dai suoi allievi ampiamente meritata, io non le ho mai fatto del male. Come le è venuto di evocare l’onorevole Schlein?”:e con queste parole si chiude la lunga nota della Regione Campania.

Caldoro: da De Luca solo falsità

“Un lungo, alluvionale post con cinque postille cariche di falsità”. Così Stefano Caldoro sui social in merito alla risposta di De Luca al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Le offese e le delazioni contro il Governo sono chiare, come è chiara la responsabilità dello spreco di risorse e della pessima amministrazione locale. La Campania – sottolinea Caldoro – è ultima in Italia su Sanità, trasporti e ambiente. L’imputato è il Presidente della Regione che governa il potere da quasi dieci anni. Questa è la sola verità”