De Maio alla guida della Filctem Cgil. La triplice verso il 20 maggio

0
826

Eletta la presidenza dell’assemblea generale della Filctem Cgil Avellino Benevento, durante l’assembla alla presenza del segretario generale Cgil Franco Fiordellisi, e composta dal presidente Antonello Petrella, Giovanna de Iesu e Lucia Cinelli.

Su proposta del segretario generale Filctem Avellino Benevento  Carmine De Maio, con il 96% dei voti favorevoli, segretario generale Carmine De Maio, il confermato  Angelo Barbarito, e Antonella Leone.

Sono stati costituiti anche i dipartimenti con delega Energia, Gad-Acqua, Vetro, Gomma Plastica, Concia.

Il segretario Fiordellisi si è soffermato sugli aspetti considerati prioritari: “Mancano serie politiche industriali e d’investimento condivise per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale – ha detto – utili a realizzare un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione giovanile, femminile e connesse allo sviluppo sostenibile alle energie rinnovabili, di tutela ambientale e risorse idro potabili delle Aree Irpino Sannita”.

Riflettori puntati anche sull’ Autonomia Differenziata. Fiordellisi  sollecita  i sindaci a reagire a questo “scempio costituzionale”.  Cgil, Cisl e Uil vanno verso la mobilitazione che culminerà con la manifestazione del 20 Maggio a Napoli, passando prima per il 25 Aprile. I punti cardine della mobilitazione sono la Tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati; la riforma del fisco, con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, maggiore tassazione degli extraprofitti e delle rendite finanziarie; il potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e al sistema di istruzione e formazione, maggiore sostegno alla non autosufficienza; un mercato del lavoro inclusivo per dire no alla precarietà, orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione. E poi sicurezza: “Basta morti e infortuni sul lavoro, contrasto alle malattie professionali. Occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato, così come va affrontata la riforma del sistema previdenziale”.