"Le dichiarazioni dell’ex funzionario dell’ispettorato del lavoro di Avellino Rossano Festa, riguardo all’ex Isochimica sono gravissime poiché evidenziano senza equivoci che, sin dall’apertura, lo stabilimento di Pianodardine non era idoneo alla de-coibentazione dell’amianto per una serie d’irregolarità risultate, alla prova dei fatti, devastanti per il territorio e i lavoratori impiegati." E’ quanto afferma il segretario di Rifondazione Comunista Tony Della Pia.
"Nella sua requisitoria richiama alle loro responsabilità tutti gli attori che all’epoca avrebbero dovuto e non l’hanno fatto, verificare lo stato dei luoghi e le relative misure di sicurezza, in primis Ferrovie dello Stato, Asl, Comune di Avellino, giacché ente tutore della salute pubblica, oltre alla Pretura di Avellino che scandalosamente ha insabbiato.
Dopo le nostre denunce che durano dalla seconda metà degli anni ottanta, un alto funzionario pubblico dimostra l’inequivocabile associazione per delinquere consumatasi in nome del profitto, in cui le Istituzioni Nazionali, le Ferrovie, i Governi dell’epoca e il Ministero dei Trasporti, nella loro qualità di committenti e quindi delegati alla vigilanza, in combutta con i protagonisti locali, hanno assunto il ruolo di pupari permettendo l’attività criminogena nel totale disprezzo dei trecentotrenta operai e di un’intera comunità.
Noi riteniamo opportuno che la testimonianza di Rossano Festa entri a pieno titolo nel processo in corso poiché importante nell’attribuzione delle responsabilità politiche e penali per quanto accaduto. Auspichiamo, inoltre, che l’attuale Governo, riguardo al risarcimento dei danni dovuto, si assuma la responsabilità politica della vicenda e smetta di illudere e dividere le vittime di un inequivocabile omicidio di stato con improbabili balzelli burocratici escludenti e ingiusti."