Dema, resta un futuro di incertezze per i lavoratori

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Restano ancora tutte le incertezze e la mancanza di garanzie sul futuro dei lavoratori di Dema ma il deposito del piano concordatario al Tribunale di Napoli, con le annunciate manifestazioni di interesse da parte di due soggetti industriali, ci mette di fronte ad un nuovo possibile scenario tutto da verificare.

Lo dicono gli esponenti sindacali di Fim Fiom Uilm, per i quali «la priorità resta quello di gestire in modo non traumatico per i lavoratori la fase fino all’omologa del piano, quella successiva e fino alla eventuale definizione conclusiva delle manifestazioni di interesse. Fino ad allora l’impegno degni azionisti non dovrà venir meno, per assicurare le forniture ai clienti Leonardo e Airbus ma anche in attesa di capire quale ruolo dovrà svolgere in futuro l’attuale proprietà di DEMA nel gruppo industriale.

Abbiamo chiesto all’azienda che da subito si attivi, anche con regione Campania e Puglia, per la prosecuzione degli ammortizzatori sociali a partire da quelli per il sito di Paolisi, che al momento non avrebbe capienza con gli strumenti ordinari; non accetteremo che la copertura degli attuali scarichi di lavoro avvenga con l’utilizzo degli istituti contrattuali dei lavoratori». I dirigenti sindacali continuano:«Nelle prossime settimane, oltre ad assicurare la continuità produttiva dei siti di DEMA, CAM e DAR, saremo impegnati insieme alle istituzioni nazionali e territoriali ad approfondire le due manifestazioni d’interesse inserite nel piano senza escludere quelle pervenute all’azienda aeronautica controllata dal fondo Mediobanca-Bybrook ma non considerate in questa fase.Per Fim Fiom Uilm nazionali resta l’obiettivo di scongiurare l’annunciata chiusura dei due stabilimenti di Brindisi e ridimensionamento di quelli di Somma Vesuviana e Paolisi».