Desiderio d’arte contemporanea

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Nicolò Scalfi, il giovane campione del quiz Caduta Libera, alla fine ha perso. E’ stato protagonista indiscusso di ben 87 puntate, per un totale di tre mesi. La domanda che lo ha fatto precipitare nella botola riguardava il mondo dell’arte, nello specifico un’opera di Jeff Koons. Questo dimostra quello che vado predicando da anni, e cioè che tranne qualche rarità i docenti italiani non avvicinano i ragazzi (neanche quelli più bravi) all’arte contemporanea. Quest’anno come presidente di commissione per gli esami di Stato di un noto istituto superiore della provincia chiedevo quali musei avessero visitato nel loro percorso di studi, i più mi rispondevano : nessuno. Da Marcel Duchamp, colui che ha rivoluzionato per sempre il concetto di arte, anticipando la contemporaneità come nessuno aveva mai fatto prima a Jeff Koons, probabilmente l’artista più chiacchierato del momento: la sua scultura Rabbit, infatti, è stata venduta lo scorso maggio presso Christie’s per la cifra record di 91 milioni di dollari: Il Nulla. L’arte contemporanea invece, interroga il passato, esplora il presente e si affaccia a un futuro senza confini, riesce a stabilire connessioni originali e nuovi orizzonti di senso un messaggio di trasversalità, spaziale e temporale, muove danaro. Tantissime sono state le occasioni che ho creato nell’IISS Ruggero II di Ariano Irpino per far confrontare i ragazzi con l’Arte, antica, moderna e contemporanea, oltre alle visite ai musei italiani ed europei, ho promosso mostre e concorsi vari, non ultima l’adesione nell’A.S. 2018/19, al Progetto biennale della Regione Campania, realizzato dal Distretto ad alta  Tecnologia per i Beni Culturali, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria informatica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e la Facoltà di Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Salerno. DATABENC è un progetto nato per promuovere e sperimentare l’uso delle più moderne tecnologie per conoscere, tutelare, valorizzare e aiutare alla fruizione sostenibile del patrimonio culturale nella sua più ampia accezione. In  particolare, DATABENC promuove l’idea che il patrimonio ambientale ed il turismo ad esso collegato possano rendere i siti archeologici ed artistici un volano di rilancio culturale ed economico del territorio. DATABENC costituisce un eco-sistema di promozione della innovazione aperta, fondato su una rete di soggetti pubblici e privati in grado di generare, diffondere e trattenere valore innovativo scientifico, economico, tecnologico, relazionale. condivisibile, a partire dalla piena utilizzazione del capitale sociale.

Il progetto è stato coordinato dalla prof.ssa Di Furia Sonia, referente certificatore, e dalla prof.ssa Martino Donatella, tutor, il progetto ha visto impegnati gli studenti delle classi IV SIA e  IVA del Liceo Artistico. In relazione al contesto della Campania, nella quale i Beni Culturali rivestono un’importanza strategica, le tematiche del progetto fanno riferimento al patrimonio culturale e ambientale del loro territorio, attraverso un percorso non solo di scoperta ma anche di conoscenza e di successiva valorizzazione dei beni archeologici, artistici, architettonici a paesaggistici. Il progetto intende supportare le attività di ampliamento dell’offerta formativa nel settore dei Beni Culturali, attraverso l’utilizzo della piattaforma DATABENC ART e la piattaforma HETOR, per la catalogazione  dei Beni Culturali con il sistema ICCD e per la valorizzazione di tali beni attraverso lo sviluppo di servizi innovativi basati sulla moderna tecnologia ICT, quali quelli che fanno uso di applicazioni e dei social network.  La prima annualità del progetto si è conclusa con la mostra –concorso regionale intitolata “ Desiderio d’arte” , alla quale l’IISS Ruggero II ha partecipato presentando un opera realizzata dagli alunni del Liceo  Artistico Jessica Grandola e Lorenzo Sicuranza, intitolata “Mascheroni d’Irpinia”.  La mostra-concorso  ha coinvolto i giovani studenti delle scuole secondarie di II grado della Campania nella realizzazione di un’opera d’arte come rielaborazione  di un Bene Culturale del territorio di appartenenza, attraverso l’impiego di tutti i linguaggi espressivi di arti visive. Gli alunni dell’IISS Ruggero II sono stati  premiati durante la conferenza stampa, tenutasi al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dall’architetto Luciano Garella, sovrintendente ai beni archeologici, artistici e paesaggistici del comune di Napoli. L’opera è stata in mostra al MANN dal 27 giugno al 10 luglio 2019, intitolata “Mascheroni d’Irpinia”, propone, in chiave moderna, le maschere poste sui portoni di ingresso di molte abitazioni locali, realizzate tra il XVI e il XVII secolo. Il significato di una maschera è strettamente avviluppato in un complesso intrico di relazioni simboliche e di valori culturali specifici di una particolare società; è un oggetto particolarmente adatto a segnalare le zone di confine del mondo quotidiano con mondi altri. Le maschere sonno immagini efficaci, atte ad incutere quel timore del labile confine tra la vita e la morte. In tutte le civiltà e in ogni tempo della storia dell’uomo, le maschere hanno avuto una significativa presenza, soprattutto  per il loro contenuto simbolico (indossare la maschera  consente all’individuo di abolire momentaneamente la barriere che separano il mondo umano da quello animale, il tempo attuale da quello delle origini, la dimensione della vita quotidiana dal mondo degli spiriti o dei morti). Le etnie che ancora oggi le usano, nel teatro come nel folclore, sono popoli di cultura sofisticata e raffinate e la maschera, al di là del nascondimento del volto, è un amuleto di trasmissione, a chi la indossa, del personaggio che rappresenta.  Così la maschera diventa miscelatore di magia e di religiosità, laddove riesce a fondere un personaggio con l’uomo e l’uomo con il rito di celebrazione.

Nella seconda annualità , si prevede di mettere a sistema il patrimonio dei Beni Culturali già studiati nella prima annualità, ampliando la rete dei siti da esaminare e catalogare e collegandoli attraverso un itinerario che valorizzi il territorio preso in considerazione dall’istituzione scolastica. Il prodotto finale sarà la messa a punto di una mappa digitale del territorio esaminato, nella quale evidenziare: i siti individuati nella I e II annualità; il percorso viario di collegamento ( pedonale o carrabile), lungo il quale mettere in evidenza eventuali elementi significativi ( punti panoramici, piazzole di sosta,  emergenze di carattere naturale o antropico, altri aspetti culturali, quali feste o eventi culturali poco conosciuti); collegamento a eventuali grandi attrattori presenti o limitrofi all’area di studio. La realizzazione della mappa digitale è già stata affidata agli alunni della classe IV CAT ( Geometri) che, sfruttando le loro specifiche conoscenze e competenze topografiche e progettuali, hanno accettato con entusiasmo la sfida di studiare, catalogare e restituire al pubblico la conoscenza del patrimonio morfologico, viario, topografico, storico, archeologico, artistico, architettonico, paesaggistico irpino.

Vorrei proporre ai rappresentanti istituzionali della Regione campani così come è stato effettuato quest’anno nelle scuole secondarie il progetto “Adotta un Filosofo”,  dovrebbe essere effettuato il progetto “Adotta un’Artista”.

Si tratterebbe di una sorta di «chiamata alle armi», simbolica e ardita, degli artisti che si dovranno mi­surare nel presentare concetti, le forme e materiali per trascenderne i limiti e far cogliere ai ragazzi il valore univer­sale dell’Arte facendola parlare visivamente alla nostra terra e alla sua storia, per riscoprirne i significati arcaici e le nuove potenzialità.

Le pietre antiche dei nostri castelli, testimoni di secoli e millenni di pace e di guerra, di avvicendamenti di popoli e di culture, sono materia viva che potrebbe ricominciare a parlare con i linguaggi della contemporaneità: sarebbe un pro­getto di restituzione dinamica del loro valore artistico e storico alla contemporaneità, alla vita collettiva, agli inquieti interrogativi dell’oggi.

Nel ringraziare gli artisti e tutti i docenti che hanno collaborato  a questa impresa collettiva mi auguro che queste attività ci possano spingere più avanti, nulla perdendo del passato, la scommessa per un futuro di civiltà e di progresso della nostra terra. Perché l’Arte come diceva Auguste Rodin è contemplazione: è il piacere di uno spirito che penetra la natura e scopre che anch’essa ha un’anima; è la più sublime missione dell’uomo, poiché è l’esercizio del pensiero che cerca di comprende e far comprendere agli altri l’universo.

Prossimo appuntamento con le opere prodotte dagli allievi del  Liceo Artistico Ruggero II è per la  mostra didattica a “Vicoli ed Arte”,  nei giorni 8-9 e 10 agosto, tre giorni all’insegna dell’arte,  dell’artigianato, della ceramica, della musica e del  folklore passeggiando tra le antiche pietre arianesi sature di storia per un percorso capace di emozionare e riempire il cuore di romantica nostalgia ad ogni passo, in ogni vicolo.

Io a settembre lascio la scuola  per altri progetti di vita, ma nel Liceo Artistico RUGGERO II grazie ad una condivisa visione ho promosso attività e didattiche dove antico, moderno e contemporaneo hanno convissuto armoniosamente in una prospettiva futuristica per dare vita ad una scuola emozionale, dove si potessero esprimere al meglio le varie professionalità dei docenti, un luogo di bellezza accessibile ed accogliente. Il grande Goethe delineava con un paradosso:” Tutti i pensieri intelligenti sono stati pensati: occorre solo tentare di ripensarli “”. In realtà è proprio partendo dalla mirabile eredità del passato che possiamo creare nuovi percorsi nel cielo della conoscenza, è  dal tronco della tradizione culturale e spirituale che crescono nuovi rami ricchi di foglie e frutti.

Quale sostenitore dell’educazione artistica in ogni sua forma, come, pittura, letteratura, musica, poesia, scultura spero che chi mi seguirà continuerà ad operare nel solco dei miei insegnamenti tenendo in  alta considerazione il valore educativo dell’Arte sulla scia del rispettoso ossequio per l’antico, ma almeno con una curiosa simpatia   per il moderno ed il contemporaneo.

Francesco Caloia DS RUGGERO II Ariano Irpino