Dichiarazione fraudolenta tramite fatture per operazioni inesistenti: assolto

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Il Tribunale di Avellino in composizione monocratica, in persona del giudice dott.ssa Gilda Zarrella, ha assolto C.O. dal reato a lui ascritto perché il fatto non costituisce reato. L’imputato, difeso di fiducia dall’avvocato Rosaria Vietri, era accusato di dichiarazione fraudolenta avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, mediante indicazione in una delle dichiarazioni annuali relative a tali imposte di elementi passivi fittizi.

 

Dall’istruttoria è emerso che le prestazioni oggetto delle fatture incriminate erano state effettuate ma tra soggetti differenti rispetto a quelli indicati in fattura, per cui la contestazione mossa in sede di accertamento veniva riqualificata in operazioni da ‘oggettivamente’ a ‘soggettivamente’ inesistenti. Per quanto concerne questo tipo di reati, infatti, occorre la prova dell’effettiva consapevolezza della frode commessa dal fornitore e, in questo caso, non c’era la volontà di emettere o di utilizzare fatture per operazioni inesistenti idonee a frodare il Fisco.