Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia: Tre nuovi presbiteri

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La Diocesi di Ariano Irpino si vestirà di festa e di gratitudine al Signore nella Basilica Cattedrale di Ariano Irpino per l’ordinazione presbiterale di tre giovani diaconi della Chiesa diocesana di Ariano I. -Lacedonia. Martedì 8 dicembre 2015, solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, all’inizio dell’anno giubilare della Misericordia, alle ore 17.30, si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Sergio Melillo, vescovo di Ariano I.-Lacedonia, che conferirà a  Roberto Di Chiara di Flumeri (AV),  Antonio Lo Conte di Bonito (AV) e  Marco Ulto di Grottaminarda (AV) il sacro Ordine del Presbiterato. Mentre il Santo Padre aprirà la Porta Santa della Basilica Vaticana, inaugurando per la Chiesa universale l’Anno giubilare, celebreremo l’ordinazione sacerdotale di tre giovani. Il sacerdozio scaturisce dalla Misericordia e i presbiteri sono chiamati ad esserne ministri. Il Giubileo è anche occasione di preghiera per i nostri sacerdoti e per nuove vocazioni al presbiterato.
I tre ordinandi sono:
Roberto Di Chiara è nato il 15 ottobre del 1979 ed ha così parlato della sua vocazione al presbiterato: “La mia famiglia ha avuto grandi difficoltà a comprendere ed accettare la mia scelta. Sono consapevole che ora inizia un cammino nuovo, sicuramente ancor più impegnativo, ma ricco di grazia e pienezza di vita. Continuo ad affidarmi al Signore, il quale non tarda mai a far sentire la sua presenza”.
 Marco Ulto  è nato il 17 novembre del 1982. Così descrive il suo percorso vocazionale: “Prima che entrassi in seminario ero un ragazzo come tutti gli altri, lavoravo felicemente nell’azienda di famiglia, anche se un’ansia strana mi pervadeva l’anima. Ero felice, ma non appagato. Ho dovuto usare tutto il coraggio e la forza d’animo per fare chiarezza e seguire finalmente Dio. Quando mi sono mosso verso di Lui con coraggio, allora ho iniziato a vivere pienamente!”.
Antonio Lo Conte è nato il 31 agosto del 1984. Così parla della sua chiamata: “La mia vocazione non ha avuto un inizio ben preciso. Tutta la mia vita è stata segnata dagli adulti che ho avuto intorno: genitori e comunità parrocchiale. Ho sempre avuto il desiderio di accostarmi in maniera forte al sacerdozio. È un cammino costruito giorno dopo giorno, con la grazia di Dio ed il sostegno di tante persone”.
I tre giovani saranno ordinati sacerdoti dopo aver ricevuto quella diaconale il 30 maggio di quest’anno.