Dopo quattro giorni di “viaggio” attraversando virtualmente le 118 piazze di tutti i comuni della Provincia di Avellino e 52 ore di diretta si conclude il settimo viaggio della carovana di solidarietà il Pino Irpino.
Grande commozione per le migliaia di persone che si sono collegate online per gridare Irpiniativogliobene. Quest’anno è stato possibile farlo anche per tanti studenti e lavoratori fuorisede o tanti emigrati in Europa e nel resto del mondo.
In questo periodo particolare, infatti, grande apprezzamento è stato rivolto agli organizzatori dell’iniziativa dagli oltre cento comitati di accoglienza che anche quest’anno hanno organizzato la preparazione delle tappe coinvolgendo cittadini, associazioni e istituzioni del territorio.
Particolarmente significativa la staffetta delle lanterne che appena possibile ogni comune provvederà a consegnarle alla tappa successiva. Un modo per illuminare il Natale di tutta l’Irpinia e di tutti gli Irpini. La stessa luce – verde – con cui abbiamo voluto far illuminare decine di monumenti in tutta la nostra provincia a partire da Palazzo Caracciolo sede della Provincia di Avellino.
Un simbolo di speranza e di rinascita, ma soprattutto di vicinanza ai tanti concittadini in prima linea nella cura del coronavirus. I medici, infermieri e sanitari, i tanti volontari ma anche le istituzioni che in questo difficile momento stanno supportando la popolazione. Senza dimenticare quante persone non ce l’hanno fatta e quanti territori hanno pagato e stanno pagando un prezzo altissimo a causa della pandemia. È per questo che quest’anno il Pino Irpino sarà illuminato – a partire dai prossimi giorni – presso la città Ospedaliera di Avellino.
La leggerezza del Pino Irpino è stato il modo per sollecitare il senso di comunità, quello stesso sentimento che da sette anni, una volta all’anno, viene rappresentato dalle decorazioni che addobbano il Pino Irpino e che sono il simbolo delle distanze geografiche e sociali accorciate grazie al viaggio della carovana.
A testimoniare l’impresa nei comuni, invece, ci sarà la Luna con l’albero della vita del maestro Gennaro Vallifuoco con l’augurio che sia di buon auspicio per un futuro migliore.
Anche gli sticker e le cartoline sono state dedicate al particolare momento che stiamo vivendo. Un adesivo con il “Fate Presto” – la prima pagina del quotidiano Il Mattino di 40 anni fa, consapevoli che ci sono tante situazioni in cui bisogna darsi da fare e il “cha potimmo fa” la versione irpina dell’andrà tutto bene.
“Non pensavamo avremmo avuto questo riscontro – afferma Sirio Di Capua – uno degli organizzatori. I comitati non ci hanno fatto mancare il loro affetto ed è grazie a loro se da sette anni possiamo ripetere questa straordinaria esperienza. Il Pino Irpino non è qualcosa che accade una volta all’anno, ma è un modo per mettere in collegamento le tante comunità della nostra terra, in gemellaggi di prossimità e il nostro passaggio diventa solo un pretesto per riscoprire l’amore per la nostra terra”.
Intanto le statistiche dei social ci raccontano che abbiamo raggiunto più di 78mila persone con la copertura dei post e oltre 20mila interazioni. Intanto i like sulla pagina facebook hanno superato i 12mila fan.
Un sentimento che da un confine all’altro dell’Irpinia in questi quattro giorni e dopo 52 ore di diretta ha unito tutti gli irpini orgogliosi delle proprie origini e che si rimboccano ogni giorno le maniche per un futuro migliore.