DRAMMA MIGRANTI: Foti e Cillo presentano il progetto di accoglienza al Prefetto, ma alcuni degli “sfrattati” tornano

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Il sindaco di Avellino Paolo Foti e l’assessore alle politiche sociali Marco Cillo hanno mostrato la loro "idea" di accoglienza al Prefetto di Avellino Carlo Sessa, da mettere in atto entro dieci giorni.
Venti migranti ospitati in strutture da individuare grazie alla collaborazione della Caritas, della Don Tonino Bello e delle associazioni. Tutto governato dal Comune di Avellino.
«Avellino non ha mai inteso sottrarsi né vuole sottrarsi ad un impegno morale e civile – ha chiarito Paolo Foti – abbiamo dato la disponibilità per un’accoglienza di 20 migranti. Dobbiamo solo definire, logisticamente, questa collocazione che non può essere in una struttura pubblica che non abbiamo. Occorrono strutture private o parrocchie ma sapremo meglio dire tra qualche giorno».
Lo stesso Cillo, in occasione della conferenza stampa per la presentazione dell’iniziativa contro le mafie, è stato molto determinato nel ribadire la propria posizione a riguardo:

"Meglio ospitarne un numero limitato, ma che possano avere condizioni di vivibilità. Non vogliamo creare un lager, 200 sono persone e non numeri ed accoglierli in una sola struttura non è rispettoso e dignitoso. Il Comune di Avellino c’è, è disponibile e farà la sua parte nell’accoglienza dei migranti, nei limiti delle possibilità".

Intanto questo pomeriggio oggi migranti tra quelli che ieri erano stati cacciati dalla struttura di Ospedaletto Irpino, sono tornati in irpinia con mezzi di fortuna.
Erano stati accolti in provincia di Matera ma hanno fatto sapere che li hanno trovato condizioni, se era possibili, peggiori a quelle delle strutture della provincia di Avellino.
Sta fi fatto che la struttura di Ospedaletto ha fatto saper loro che non rientrano più nel programma di accoglienza dopo lo sgombero disposto dalla Procura. Resta da capire che fine faranno anche perch, pare, che altri connazionali starebbero tornando in irpinia.