D’Urso a Vignola: “I cento giorni sono passati. Ed il cambio di destinazione d’uso?”

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“Cambio di destinazione d’uso degli opifici dismessi, non doveva essere tutto risolto nei primi cento giorni di amministrazione ?” Il consigliere di minoranza Antonello D’Urso ricorda l’impegno assunto in campagna elettorale dal sindaco Michele Vignola e ancora non mantenuto.
“Qualche giorno fa, si legge nella nota di D’Urso, l’amministrazione comunale di Montoro pubblicò delle foto che ritraevano i lavori per la realizzazione della strada di accesso all’area Pip. Per raggiungere le aziende che nasceranno a Montoro si dovrà passare per il distretto di Solofra. Una beffa per il nostro tessuto produttivo! Mentre infatti a Solofra si attende che il cambio di destinazione d’uso degli opifici dismessi promesso – a proposito sindaco i cento giorni dall’insediamento sono passati ! – ed ancora non attuato, i nostri vicini riescono ad attrarre nuove aziende e nuove opportunità di investimento”.
“Due esempi. Il primo: la Cartiera Confalone che ha ricevuto- sottolinea il consigliere- dal Mise un finanziamento di ben 46 milioni per realizzare l’opificio nell’area P.I.P. di Montoro. Il progetto, per il funzionamento dell’impianto, prevede la realizzazione di nuovi pozzi idrici e di un impianto per la depurazione ed il riuso delle acque di produzione. A Solofra dove di opifici dismessi e di infrastrutture a supporto delle aziende ce ne sono a iosa, gli immobili industriali restano vuoti. Incapaci di attrarre nuovi investimenti e nuove opportunità di crescita economica e sociale per il territorio.Secondo esempio. A Montoro l’immobile che alla frazione Piano ospitava il pastificio Vietri è al centro di un poderoso intervento di riqualificazione. Interesse pubblico ed interesse privato si sono saldati per cambiare il volto alla frazione favorendo la creazione di nuovi alloggi e nuovi servizi. Da questi due esempi possiamo giungere ad una conclusione tanto semplice quanto deprimente: mentre i comuni attorno a noi crescono e scommettono sul futuro Solofra è relegata dall’immobilismo da una amministrazione imbelle attenta più a tutelare gli interessi di pochi che a quelli della collettività. Poco da meravigliarsi, l’attuale vicesindaco – conclude D’Urso – in tempi non sospetti aveva proposto di fare di Solofra una frazione di Montoro. Forse ci aveva visto giusto!”.