E’ ancora spettacolo con Flussi, non solo tecnologia

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Stefano Costanzo in Drum Circle con i ragazzi dei Centri di accoglienza della provincia

 

Si chiude domani, domenica 28 agosto, «Flussi», il festival internazionale di arti mediali che sta trasformando l’atmosfera del Centro storico di Avellino grazie alle performance di artisti provenienti da tutto il mondo. Non solo tecnologia e sperimentazione, la giornata conclusiva vedrà protagonisti i ragazzi che vivono nei Centri di accoglienza della provincia di Avellino in un evento speciale, organizzato in collaborazione con la Caritas diocesana di Avellino, di vera inclusione sociale e integrazione.
Alle 18,30, infatti, nell’Esp Stage allestito presso la Casina del Principe di Corso Umberto I, il percussionista napoletano Stefano Costanzo con «Drum Circle» darà vita a una semplicissima e ancestrale pratica che ha ancora oggi il potere di trasportare i partecipanti in una dimensione di concentrazione e catarsi: un cerchio di persone suoneranno le percussioni in una pratica liberatoria e gioiosa, ma allo stesso tempo fortemente aggregativa. L’equità tra i musicisti, il carattere inclusivo – possono prendervi parte persone di qualunque età e qualunque competenza musicale – fanno del «Drum Circle» un momento di produzione di comunità attraverso la pratica sonora, e pertanto un piccolo modello virtuoso di vita collettiva, in cui si forma la coscienza di gruppo attraverso l’ascolto, la simbiosi, il ritmo.
Si comincia, però, a mezzogiorno con il Metaconvivio in Casina: un pranzo insieme agli artisti del festival al quale è possibile partecipare solo su prenotazione (info e costi:  HYPERLINK "mailto:flussi.eu@gmail.com)" flussi.eu@gmail.com), poi spazio alla musica con Ibtaba (ore 12,00), D_vergent (16,00), Brianoize (17,15), Tricangolar (18,00), Drum Circle (18,30), Roberto Begini (19,00), Oico (19,40) e  Antoine Chessex (20,15). Dalle 21,30 nel Main Stage sul belvedere della terrazza del Teatro «Carlo Gesualdo» set di XY Zeebra, Harmonious Thelonious (22,15), Don’t Dj (23,00) e RuhigIn (23,45).
Ultima occasione per fare esperienza, in Casina, delle installazioni di Antonello Matarazzo – «Pneuma», forme organiche di potente valore simbolico, assorbite nel ciclo inesorabile della natura, dove tutto si trasforma e niente si distrugge – e Dario Casillo e Cristian Sommaiuolo – «Phonestesia», un circuito chiuso, un sistema di pendoli elettromagnetici, un processo di risonanza meccanica ed elettromagnetica che agiscono attraverso il segnale sonoro e sul segnale sonoro in un eco-sistema dinamico e caotico. In terrazza altre installazioni a cura di Flussi Crew, Kanaka Project, Deltaprocess, Nicola Pisanti, Visualboy, Dslak, Rino Petrozziello, Kesson Dalef e Giusto il tempo di un tè.