Ecco il nuovo che avanza

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Ci risiamo. Forse c’eravamo dentro fino al collo. Scrivo della politica maleodorante, dei patti scellerati, della spartizione del potere, delle cambiali in bianco firmate in campagna elettorale, giunte a scadenza con l’elezione del sindaco Gianluca Festa. Il caso in esame riguarda l’Alto Calore. Nel tempo questo ente è stato depredato in tutti i modi, dalle tangenti a funzionari e amministratori, scoperte negli scantinati della sede, ben nascoste dietro a mattoni, alle assunzioni che per numero sono risultate le maggiori tra gli enti pubblici irpini, alle consulenze che hanno arricchito avvocati ed ex parlamentari, agli appalti che più di una volta sono entrati nel mirino dei magistrati. In breve: la madre di tutti gli scandali, sia che si tratta di voto di scambio, che di operazioni clientelari che hanno alimentato la mala politica. Di più, L’ente è stato il cavallo di Troia che ha consentito, grazie ad ambigui personaggi, di consegnare il territorio irpino a politici confinanti con la nostra realtà che ora si accingono a scippare la gestione delle acque irpine per consegnarla alla bramosia di società della capitale. In breve. Con la nascita dell’Ente idrico campano (eic) la gestione delle risorse idriche diventa di competenza di questo organismo che si avvale di un consiglio di distretto prossima nomina. Dell’organismo, leggendo le liste presentate, il Comune di Avellino risulta assente. E’ una gravissima offesa per un capoluogo che, secondo il neo sindaco Festa, dovrebbe assumere il ruolo di faro della realtà provinciale. E qui alcuni leggono di un patto elettorale. Sarebbe questo: il sindaco di Avellino, che di Alto Calore s’intende, avrebbe dato il sostegno per la elezione di Biancardi alla presidenza della Provincia. E quest’ultimo avrebbe favorito l’elezione di Festa a sindaco. Tutto con puntuale regia sannita. Che si accinge a premiare chi dell’Alto Calore è stato infedele servitore. Ecco il nuovo che avanza nella terra che ricorda tanto il Gattopardo di Tommaso di Lampedusa.

di Gianni Festa