Corriere dell'Irpinia

Elezioni nei comuni montani: Uncem chiama al “protagonismo decisivo”

 

La montagna protagonista alle prossime elezioni amministrative di giugno. Una miriade di comuni montani in tutta Italia dovranno rinnovare, l’8 e 9 giugno, i loro Consigli comunali. Uncem, l’Unione nazionale dei comuni montani, ha elaborato una sorta di manifesto, destinato a sindaci, consiglieri e candidati.

Contiene una serie di proposte e di impegni, punti e opportunità che possono essere inseriti nei programmi in fase di elaborazione e poi utilizzati negli incontri con Cittadini e comunità dei territori.

«Uno strumento – dice il presidente Marco Bussone- che confidiamo utile per la Campagna elettorale, bella e vivace, di dialogo e scambio, anche di rilancio delle scelte del “NOI” che ci appartengono e ci fanno crescere», per guardare al futuro, oltre gli slogan. Uno strumento su cui confrontarsi per aiutare tutti a fare buona Politica.

«Ciascuno può usare i punti come ritiene ovviamente – continua Bussone – Anche cambiarli. È bello per questo. Sono diverse parole chiave, impegni e percorsi.
Uncem aspetta anche ulteriori proposte, indicazioni, idee, per arricchire questo lavoro.
Il documento ha un titolo che richiama a un film che molti di noi hanno visto in questi giorni. “La Montagna lo fa“. E Noi dobbiamo farlo insieme. La Montagna non fa da sola. Fanno insieme i Sindaci, fanno insieme i Comuni, fa insieme la Montagna in relazione con le aree urbane e non solo. Aperta all’Europa e al mondo».

«È urgente, come Comuni insieme, promuovere un grande progetto nazionale di rigenerazione e neopopolamento della montagna quale condizione fondamentale per rendere concrete nuove prospettive di sviluppo, che devono coinvolgere tutte le Regioni, non solo con investimenti, bensì con specifiche soluzioni strategiche che attuino la legge per il sostegno e la valorizzazione dei Piccoli Comuni, la Strategia delle Green Communities, la legge forestale e la Strategia forestale nazionale, la Strategia delle aree interne e montane, la valorizzazione dei servizi ecosistemici ambientali. Fronti sui quali Governo e Parlamento, con tutte le Regioni, devono essere più incisivi nelle scelte, in dialogo costante con i Comuni», si legge nel documento.

Autonomia, libertà, partecipazione, energia, sussidiarietà, sono alcuni dei punti chiave che possono ispirare i programmi elettorali utili anche a stringere nuovi legami con le comunità, favorendo il dialogo, per arrivare a stringere un «nuovo patto, un’azione forte, un protagonismo decisivo, una comunicazione chiara e un programma con questi e altri punti che richiamano unità dei territori».

 

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