Emergenza coronavirus: le pratiche per la distribuzione dei bonus continuano a essere poco trasparenti

0
1248
«A distanza di una settimana dell’allarme lanciato su metodi poco trasparenti e clientelari della distribuzione dei bonus la situazione si è cristallizzata nel peggior modo possibile. Tra mancata comunicazione pubblica delle modalità di erogazione, cambi in corsa del valore dei bonus e, infine, nessuna reale confronto nei Coc», così Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil di Avellino.
«Eppure la tragica esperienza del sisma del 1980, avrebbe dovuto creare gli anticorpi necessari per avviare in questa fase una sana partecipazione civica e civile di solidarietà. Ma così, evidentemente, non è stato. Anzi sembra essersi perfezionato il meccanismo di gestione opaca nelle amministrazioni locali anche a fronte delle riforme che hanno dato in mano alla giunta e sindaci poteri quasi podestá e con un associazionismo che spesso vive di contiguità con il potere amministrativo».
«Certo non dappertutto è così, ci sono situazioni virtuose e buone pratiche che, queste sì, andrebbero difese. Ma non possiamo sottacere tutti quei casi che sono stati segnalati e che fanno male in questo momento di tragedia. Fa male apprendere di miserie clientelari.
La maggioranza di amministratori e cittadini non possono essere mortificati da chi ette in atto queste pratiche vergognose».
«Per tutti gli amministratori e i cittadini onesti, per le associazioni che davvero si impegnano ad aiutare i meno abbienti, la Cgil si riserva di produrre denuncia penale, quando le informazioni avute saranno strutturate con l’ausilio di legali, questo sistema clientelare vergognoso deve finire, tutti dobbiamo operare in trasparenza. Perché ogni Comune tra i propri obiettivi ha quello di favorire e promuovere lo sviluppo sociale, con uno Sviluppo economico lineare e trasparente; di diffondere buone pratiche nella cultura della legalità; di garantire il funzionamento della pubblica amministrazione da meccanismi di corruzione; di evitare il diffondersi dell’usura e di fenomeni mafiosi nella Comunità ed Enti Locali».
«In considerazione delle evidenze emerse dalle dichiarazioni di vari rappresentanti dello Stato, non ultimo il Procuratore Guerriero, che individuano come ipotesi di vulnerabilità del territorio Irpino, anch’esso colpito dall’emergenza Corona Virus, le infiltrazioni di organizzazioni criminali che in una casistica di indicatori vede negli investimenti in attività produttive e nell’usura possibili distorsioni nei processi decisionali pubblici tali da portare anche ad eventi corruttivi, se non c’è trasparenza nella gestione di pochi euro possiamo immaginare cosa potrebbe essere su somme maggiori».
«Per questo oltre alla denuncia la Cgil ha iniziato a chiedere ai Comuni l’istituzione di una Consulta/Osservatorio che con l’apporto di più contributi e più punti di vista all’analisi, tra i quali, anzitutto, le associazioni e le articolazioni sociali che promuovono lo Sviluppo, la Legalità, la Cultura sociale e democratica. Per questo la Cgil, con altre organizzazioni, si rende disponibile a partecipare da subito alla Consulta/Osservatorio o a qualsivoglia organismo di trasparenza e confronto che si ritiene utile tale da aiutare ad affermare buone pratiche di sviluppo e legalità».