Eolico, ancora un attentato a Lacedonia

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Ancora un raid controuna palaeolica in AltaIrpinia enel mirino c’è nuovamente una pala nella zona di Lacedonia. L’ennesimo atto di danneggiamento è avvenuto nel pomeriggio di venerdì, quando in località Cerrello, in uno degli impianti attivi nella zona altirpina gestitoda unasocietà diCervinara, ignoti hanno sfondato laporticina diaccesso alla cabina dell’impianto e hanno acceso dei pneumatici all’interno della sala elettrica che si trova alla base della turbina. Nessun dubbio che si tratti di un fatto doloso,come accertato dai rilievi eseguiti da partedei militaridellaStazione dell’Arma edai Carabinieri dellaCompagnia di Sant’Angelo dei Lombardi, che hanno immediatamenteavviato leattività perrisalire agli eventuali autori del raid. Come di prassi, anche inquesto casoè stato sentito il gestore dell’im pianto, che si trova nella zona altirpina.Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, che sul fronte dell’allarme per il settore eolico e le eventuali mire da parte del racket, aveva già condotto un’inchiesta definita condue rinviia giudizio ed unacondanna con il rito abbreviato. Il 24 agosto era scattata un’altra azione intimidatoria contro un impianto eolico, quello di Contrada Curci, sempre a Lacedonia. Anche senon cisono certezze di un collegamento tra le due azioni intimidatorie, anche in questo secondo episodio è stata In quella occasione erano stati bruciati tutti i dispositivi elettronici alla base della turbina della torre eolica, in buona sostanza tutto il quadro elettrico che è andato distrutto.