Essere speciali, al Virgilio Marone un progetto dedicato agli alunni B.E.S

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Si vanno via via implementando le attività previste dal progetto di inclusione “Bisogna Essere Speciali”, giunto alla sua seconda annualità al Liceo Statale “Publio Virgilio Marone” di Avellino, nell’ambito dei Percorsi di inserimento attivo per gli alunni con bisogni educativi speciali (Bes).

Dapprima c’è stata l’attivazione di uno Sportello d’ascolto per studentesse e studenti, docenti e genitori, aperto ad interventi nei contesti di classe in compresenza coi docenti sulle dinamiche relazionali, allo scopo di creare un sereno clima d’aula teso al miglioramento dei processi di socializzazione. Lo Sportello è affidato alla gestione della dott.ssa Angela Campanile in collaborazione con le referenti della scuola, proff. Teresa Bello e Filomena Sfera, insegnanti specializzate di sostegno.

Di seguito, mentre lo sportello con la psicologa clinica, Campanile, psicoterapeuta esperta in psicologia dinamico-relazionale e in psicodiagnosi, ha iniziato la propria azione di supporto ai docenti curricolari; come ulteriore momento progettuale rivolto agli studenti “speciali”, è stato allestito un Laboratorio didattico di Dizione della lingua italiana, al via il prossimo 11 novembre, per gli alunni del biennio, fino a metà febbraio. L’intervento laboratoriale sarà a cura della prof.ssa Claudia Iandolo, affiancata dall’educatrice e psicoterapeuta relazionale Natasha Cilio, collaboratrice della Casa sulla Roccia.

Dal 19 novembre, poi, il percorso d’inserimento degli alunni con Bes s’appresterà a sviluppare la sua fase di approfondimento. Quando, sotto la guida del dott. Franco Lo Priore, terapeuta della Casa sulla Roccia, sarà avviato il periodo di osservazione nelle classi del Liceo “Virgilio”, con momenti d’interazione e discussioni di gruppo, al termine del percorso, con i docenti delle classi coinvolte. Il tutto scandito in tre tappe tra la metà di novembre, l’inizio di dicembre e la fine di marzo.

“Bisogna Essere Speciali” è un progetto realizzato in rete con l’Itis “Guido Dorso”, gli Istituti comprensivi di Volturara Irpina, Montella e Chiusano San Domenico; in collaborazione con l’Associazione no profit “La Casa sulla Roccia” e l’Agenzia per il lavoro “Mestieri Campania”. Si compone di azioni di consulenza per studenti, personale docente e genitori da parte di psicologi, in qualità di esperti. La finalità essenziale è quella del miglioramento delle strategie di comunicazione ed inclusione sociale, in un’ottica di rete costituita dalle istituzioni scolastiche, territorio, docenti, alunni e famiglie. Per una modalità effettivamente sinergica di affrontare un tema così rilevante come i bisogni educativi speciali.

Oggi che quasi l’80% dei ragazzi, quelli non madrelingua, quelli che vivono disagi familiari o emotivi, richiedono interventi specifici, mentre altri manifestano disturbi di apprendimento, il problema è sempre più sentito nelle scuole italiane. Tra studenti stranieri; immigrati; ripetenti; diversamente abili; molti con dislessia, discalculia, disprassia; distribuiti in tutto il territorio nazionale, cresce, infatti, sempre più la necessità di rispondere ad esigenze educative personalizzate. Quella che, nel primo convegno nazionale di Pearson Academy e Università Cattolica, tenuto il 29 ottobre scorso a Milano, sul tema: “Ognuno è speciale. Includere, valorizzare i talenti, gestire la classe”, è stata sancita come la “scuola su misura per aiutare tutti” del nuovo millennio. Essa richiede una revisione generale delle metodologie d’insegnamento e delle stesse competenze didattiche dei docenti, spesso incapaci di interagire correttamente con i sempre più numerosi “disturbi specifici dell’apprendimento” (Dsa) e Bes, presenti nelle loro classi.

Tra piani didattici personalizzati e piani educativi individualizzati, strumenti compensativi e dispensativi atti a semplificare il processo d’insegnamento-apprendimento, che troppe volte restano solo sulla carta, travolti dal “burocratismo” imperante nel mondo della scuola, fino a contraddire quella frase di don Lorenzo Milani: “Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”, che dovrebbe essere presa a modello di riferimento nel campo dell’istruzione. Se non si vuol condannare ad una perenne marginalità i ragazzi più deboli.

Di Carlo Picone