FACCIAMO  CAMBIARE ARIA AL PIANETA CHE MUORE 

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All’ora in cui scrivo, tra le 18 e le 19 di martedì  cinque luglio 2022, sono sette i corpi recuperati (di cui quattro identificati) della tragedia della Marmolada che ha funestato la prima domenica di questo luglio. Per fortuna, essendo state rintracciate otto persone di cui non si avevano notizie,  i dispersi scendono da tredici a cinque, tutti italiani. Otto sono i feriti, di cui uno in forma lieve, tant’è che è stato subito dimesso dall’ospedale di Trento. Sono queste, e si spera non diventan8i più gravi, le crudeli cifre delle vittime della valanga di ghiaccio staccatosi dalla famosa e ora famigerata  montagna delle Dolomiti. Tutto il complesso  montuoso  è stato posto off limits in virtù di un’ordinanza di chiusura a tempo indeterminato che reca la firma del sindaco del comune di Canazei Giovanni Bernard, cui appartiene la competenza territoriale. Si tratta di un’ordinanza giusta e necessaria: il pericolo di altre valanghe è ancora alto, dicono gli esperti. Forse e senza forse sarebbe stato opportuno adottarla prima della tragedia. I ghiacciai sulle Alpi si sciolgono da anni a causa del forte aumento della temperatura, a ritmo impressionante. Di continuo si formano torrenti, tra le roccia e lo strato di ghiaccio sovrastante delle montagne. Domenica è accaduto sulla Marmolada che un fiume d’acqua enorme ha trascinato a valle a velocità folle masse enormi di ghiaccio, mietendo nella sua folle corsa vite umane tra gli sfortunati alpinisti.

Viviamo un’estate torrida in Italia e in mezzo mondo, e sì che la cosiddetta più bella stagione dell’anno è appena cominciata.  L’Italia  sta diventando il paese dove non piove più da settimane e anche da mesi. E infatti il governo è stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza  per siccità in cinque regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto , Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Ma è solo l’inizio e non è tutto:  a breve, il governo dovrà emanare un decreto per il razionamento dell’acqua in tutto il territorio nazionale. Sarà nominato anche un commissario straordinario all’emergenza idrica  per  limitare l’uso di acqua potabile per uso domestico 21 alle sei almeno fino al 31 agosto. Saranno adottati anche provvedimenti  per potenziare ed adeguare le reti idriche e ed evitare sprechi. Fanno tristezza grandi, celebri fiumi  come il Po o il Ticino ridotti ormai quasi a pietraie senz’acqua, mesti rigagnoli, laghetti e pozzanghere. La terra riarsa delle regioni settentrionali in specie ha visto perduti, perché bruciati, il 90% dei suoi raccolti stagionali.

Naturalmente la responsabilità di ciò che accade  – lo sappiamo tutti –  non rinvia non a Giove pluvio, ma a un modello di produzione che  si chiama, ma è vietato dirlo, capitalistico, ed è in mano ai paperoni della grande borghesia, di cui i governi sono i comitati di affari, per dirla con Marx. Si tratta di un sistema economico  che sfrutta a livelli bestiali e irrazionali la natura e l’ambiente, oltre che il lavoro umano. Stiamo camminando a passo criminalmente veloce verso un disastro ecologico di proporzioni  inimmaginabili in Italia e nel mondo. Aria, acqua, terra, tutto è inquinato. Occorrerebbe far cambiare aria, fare respirare pianeta, Ovvero modificare in modo razionale ed ecologicamente sostenibile il nostro modello di sviluppo. La Terra è gravemente malata, sta morendo. Non continuiamo a ucciderlo, asfissiandolo per il profitto di un ristretto gruppo di banditi della grande finanza.

di Luigi Anzalone