Un ulteriore tassello di un percorso di ricerca dedicato alla narrazione di sé e della propria terra. E Fango di Alessandro Guerriero, giovane regista irpino, laureatosi al Davimus dell’Università di Salermo, una passione per il racconto affidato al linguaggio cinematografico. Questo pomeriggio,alle 16.30, la proiezione al Partenio, nello spazio Campania, nell’ambito del festival Laceno d’oro. Nello scenario di Ostia, a prendere forma un film sul legame con la propria terra attraverso gli occhi di un ragazzo buddhista. Il filo conduttore è la spiritualità che accomuna chi, nonostante tutto, ama il luogo d’origine tanto da renderlo il fulcro della propria esistenza. In programma anche la proiezione di “Convivenza” di Sirio Tessitore, L’eredità di Raffaele Ceriello, Mi sono seduta sulle sponde del Sabato e ho pianrto di Ranieri Popoli-Franco Cavaliere-Daniele Carpenito , “La gita” di Salvatore Allocca, “Human Tide” di Jessica Anna Festa, “Partenopea” di Stratos Cotugno
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