La crisi, vista dal cittadino medio, il cosiddetto buon padre di famiglia che, in tempi così difficili, si sforza di difendersi dal contagio e di assicurare alla famiglia il necessario, è ben diversa da quella raccontata dalla maggior parte dei giornali e dalla televisione (24 ore al giorno tra telegiornali, speciali, talk show, tavole rotonde, opinionisti) che dovrebbero informare e che, invece, fanno disinformazione di massa per fini diversi da quella che dovrebbe essere la deontologia professionale.
Il cittadino medio, pur sforzandosi, non capisce i fini che hanno indotto Renzi a provocare la caduta del Governo Conte in un momento così grave per le sorti del Paese colpito da una gravissima crisi di ordine sanitario, sociale ed economico come ha ricordato il Presidente della Repubblica Mattarella al termine delle brevissime consultazioni ammonendo a fare presto e a un maggiore senso di responsabilità. Non capisce perché l’interesse del proprio “particulare” debba prevalere su quello generale e invece di risolvere i problemi degli italiani i partiti pensano sempre a risolvere i propri come se questi si identificassero con quelli dei cittadini. Non capisce perché per Renzi è più importante far fuori Conte, suo competitore nell’area di centro e perché debba considerarsi l’ago della politica italiana e con il suo 2% continuare a determinarne i destini.Il cittadino medio non capisce il linguaggio di gran parte di esponenti di partito che non parlano mai il linguaggio della verità, che è, quasi sempre, strumentale, falso, fatto di analisi fasulle, che tendono, con demagogia e populismo, a mettere in mostra le loro idee denigrando quelle degli altri.
Il cittadino medio – che ragiona con il proprio cervello senza portarlo all’ammasso per ragioni ideologiche o di appartenenza, pensa che in un momento così delicato per le sorti del Paese, la politica dovrebbe lavorare ad unire e non a dividere, e dove maggioranza e opposizioni – pur in ruoli diversi – dovrebbe unire i propri sforzi – come si è fatto al tempo del terrorismo – per superare l’emergenza. Non capisce perché i poteri forti: Confindustria, alta finanza, i proprietari dei giornali, vogliano far fuori Conte, che pure si è dimostrato un buon Premier, in testa nei sondaggi e stimato in Europa al pari della Merkel e perché sul Recovery plan non si debba poter trovare una accordo per migliorarlo e non per asservirlo agli interessi di pochi.
Il cittadino medio non capisce perché i partiti, pratichino l’unità solo a parole ma siano divisi al loro interno; non capisce le tante anime del PD e perché stenta a ritrovare i valori che furono il DNA di una sinistra riformatrice e di governo; non capisce come si possa predicare il sovranismo, il fare da soli in un’Europa che sta cambiando faccia e sta investendo milioni di euro per il superamento dell’epidemia e lo sviluppo degli Stati membri più sfortunati come l’Italia: non capisce come Berlusconi, che si dice europeista della prima ora ed è iscritto al gruppo dei popolari europei possa stare con Salvini e la Meloni; non capisce come in Forza Italia possano ancora militare esponenti che vengono dall’esperienza cattolica o dalla DC come la Carfagna o Gianfranco Rotondi, dimenticando che la DC è sempre stato un partito di centro che ha guardato a sinistra allargando la democrazia prima con l’inserimento al Governo dei socialisti e, dopo la caduta del muro di Berlino, dei comunisti; non capisce come quello che resta dell’UDC posta stare con il centro destra; non capisce tanti cambi di casacche il trasformismo che è buono quando va verso il proprio partito e riprovevole quando va altrove.
Il cittadino medio si augura che questa crisi – che si svolge secondo i rituali della prima Repubblica, finisca al più presto e che si ricominci a pensare a superare la pandemia e ad avviare un piano di riforme e di sviluppo! Fate presto, per favore! La pandemia continua a mietere vittime e la crisi economica e sociale ad avanzare!
di Nino Lanzetta