Fiabe popolari per i più piccoli

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C’era una volta una vecchietta, la quale era tanto povera che raramente riusciva a mettere il cibo sulla tavola. Meno male che doveva accudire solo a una nipotina, orfana di padre e di madre. Bussava di uscio in uscio chiedendo l’elemosina, la gente non le negava quel poco che poteva darle: una manciata di farina, un pezzo di pane rappreso, un cucchiaio di sugna…quel che le davano lei accettava.

Un giorno, da un’anima buona ebbe in dono un pesce. Tornò a casa e lo consegnò alla nipotina:

“Puliscilo e mettilo sul fuoco, mentre io esco a cercare dell’altro”.

Giunse mezzogiorno, il pesce era bello e cotto nella padella, ma la nonna non arrivava. “Pazienza!” pensò rassegnata la ragazza “lo mangeremo a cena”.

Più tardi, in preda ai morsi della fame, ne staccò la coda e si distese sul letto, ma non chiuse occhio per la fame. Si alzò e andò a mangiare tutto il pesce. Aveva appena finito che tornò la nonna, stanca e affamata e purtroppo a mani vuote.

  • Riscalda il pesce – le disse.
  • Nonna, avevo fame e l’ho mangiato.
  • Hai mangiato anche la testa?
  • Sì, anche la testa.
  • Pure la coda?
  • E anche la lisca?
  • Sì, nonnina, pure la coda e la lisca.

Da quel giorno la nonna non sopportava più la nipote. La ragazza era disperata. Qualunque cosa facesse, la nonna la sgridava e la mortificava.

Un giorno, si sparse la voce in paese che nel Palazzo del Re, era penetrato di nascosto uno strano animale, chiamato Unicorno, che metteva in pericolo la vita del giovane sovrano. Intanto in tutte le stanze provocava il putiferio, distruggendo ogni cosa e ammazzando chi osava affrontarlo.

Il re divulgò un bando: avrà una borsa colma di denari chi riuscirà a cacciare o a uccidere quella bestia.

La vecchia sentì il bando e pensò: “Lo dirò a mia nipote e le indurrò ad andare, se sopprimerà il mostro, diventerò ricca; se soccomberà, mi libererò di lei per sempre”. Chiamò la nipote e con tono insinuante disse: – Hai sentito il bando? Beato chi affronterà il mostro! Non pensi all’onore e alle ricchezze che otterrebbe?

La ragazza intuì le intenzioni della nonna e, appena le fu possibile corse al cimitero. Giunta sulla tomba della sua povera mamma, piangendo chiese alla mamma che cosa doveva fare. Non passò molto tempo che sentì una voce debole: – Figlia mia adorata, non piangere! Va’ e affronta l’Unicorno. Ma prima ordina tre quintali di pane duro, un grosso secchio, una lunga e robusta catena, e una botte di vino. Quando avrai tutto questo, indossa abiti maschili, accorcia la tua bella capigliatura in un taglio da maschio e recati a Corte.

La ragazza, giunta a casa, comunicò alla nonna la sua intenzione di sfidare l’Unicorno e indossati gli abiti da uomo partì.

A Corte, preso tutto l’occorrente si sistemò nel cortile del Palazzo reale.

L’Unicorno, come vide il grosso secchio colmo di pane e vino, mangiò con voracità, ma non si era neppure saziato che era già ubriaco. Approfondandosi dello stato in cui si trovava l’animale, la ragazza gli saltò in groppa, dopo un giro, due, tre, l’Unicorno stramazzò a terra.

La ragazza saltò giù e legò la bestia. E, frettolosamente, si chiuse in stanza per togliersi gli abiti maschili. Ed ecco che si spalanca la porta e nel vederla il Re restò abbagliato dalla sua bellezza. All’istante le chiese la mano e la ragazza accettò di diventare sua moglie.

Giunse il giorno delle nozze, erano presenti tutti nobili degli altri Regni, duchi, marchesi… tranne la nonna che passò i suoi ultimi giorni in totale solitudine.

Arrivò il momento della torta…

ma si dimenticarono di noi

che stavamo dietro la porta

 

Comprensione e interpretazione del testo

Quale sentimento prova la nonna nei confronti della nipote?

Con quali mezzi la ragazza riuscì a sconfiggere l’Unicorno?

Nel racconto non compare il nome della ragazza, come ti piacerebbe chiamarla?

 

Competenza grammaticale

Conosci il significato di putiferio?

Con l’aiuto del dizionario trova almeno tre sinonimi.

 

Proposta operativa

Si narra che l’Unicorno, un animale mitologico, con corpo di cavallo e un lungo corno al centro della fronte, avesse delle virtù curative. Fai a tal proposito una ricerca più approfondita e poi illustra una scena con un disegno.

A cura di Grazia Russo