Fino all’ultimo respiro, Avionica accoglie l’omaggio a Godard

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Prosegue il 29 gennaio, alle 19, al circolo Avionica di Avellino, la rassegna dedicata a Jean Luc Godard. ” ‘A bout de souffle- Fino all’ultimo respiro’ non è solo un film- scrive Paolo Bertetto -È un mito. E non è solo il primo lungometraggio di Godard. È il manifesto delle Nouvelles Vagues internazionali e l’affermazione assolutae romantica della libertà dei nuovo soggetti metropolitani.”. A introdurre l’incontro Michela Mancusi dello Zia Lidia e Paolo Speranza di Quaderni di Cinemasud. Un film, quello di Godard, con il quale l’artista reinventa il linguaggio cinematografico, a partire dalle destrutturazione delle regole della tradizionale narrazione filmica per permettervi l’irruzione della realtà di un mondo in cambiamento, a cui si affiancavano i film a budget ridotto, girati in pochi giorni (60), con ciò che tale novità comportava in termini di libertà espressiva e autonomia dalle imposizioni della produzione, le innovazioni del linguaggio e delle tecniche. Michel Poiccard ruba un’automobile a Marsiglia e poi uccide un poliziotto che lo stava inseguendo. Arriva a Parigi e rivede Patricia, una studentessa americana di cui è innamorato e con cui vorrebbe condividere la sua vita spericolata. Intanto le forze dell’ordine gli danno la caccia e lui capisce che gli stanno alle costole dopo che la sua foto compare su “France Soir”. Cerca di così di fuggire cercando di portare con sé la ragazza in Italia. Patricia però decide di non seguirlo e alla fine lo denuncia alla polizia.Fin