Fonderie Pisano, la battaglia di “Salute e Vita” va avanti

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Si terrà venerdì 3 marzo, alle ore 11.00, presso il Bar Verdi Caffè Letterario in piazza Matteo Luciani a Salerno, una conferenza stampa per rendere pubblico il ricorso alla C.E.D.U. – Corte Europea dei Diritti dell’Uomo con sede a Strasburgo – presentato dagli avvocati amministrativisti Franco Massimo Lanocita e Federico Acocella, per conto dell’associazione “Salute e Vita”.

Gli avvocati, presenti alla conferenza con il presidente dell’associazione Lorenzo Forte, porteranno a conoscenza della stampa i motivi del ricorso in merito alle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, nello specifico relativamente alla richiesta di revoca dell’Aia – Autorizzazione Integrata Ambientale – concessa per altri dodici anni alle Fonderie Pisano, in quanto si ipotizza, da parte degli avvocati, una serie di violazioni dei diritti fondamentali previsti dalla Cedu da parte dei collegi giudicanti.

Nello specifico, verrebbero meno “il diritto dell’associazione e delle persone che essa rappresenta alla tutela dei diritti e delle libertà enunciati nel titolo primo della Cedu (articolo 1): il diritto alla vita (articolo 2), alla libertà e alla sicurezza (articolo 5), il diritto al rispetto della vita privata e familiare e alla protezione della salute (articolo 8) e della proprietà (articolo 1 Protocollo addizionale Parigi) e ciò è avvenuto tramite la violazione degli articoli 6 e 13 Cedu”.

Mentre, nel 2019, ben 153 sono stati i ricorrenti della Valle dell’Irno che hanno rivolto le proprie doglianze alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (la sentenza dovrebbe arrivare entro fine 2023), «stavolta ci siamo rivolti all’Europa in qualità di associazione “Salute e Vita” per ottenere quella giustizia negata nel nostro Paese. Certi che questo sia l’anno della svolta, ancora una volta non ci arrendiamo di fronte a quella che è, a nostro parere, una palese ingiustizia da parte del sistema giudiziario italiano».