Ariano – «Pensavamo che la priorità fossero gli stipendi dei lavoratori e invece abbiamo registrato che è più importante la sostituzione di un assessore». E’ questo il commento sconsolato del segretario della Uil De Lillo al termine della riunione del Consiglio generale della Comunità montana Ufita. I lavoratori forestali dell’ente montano ufitano erano presenti pure ieri, alcune decine presso la sede per sollecitare risposte rispetto la questione stipendi.
«Nonostante siano state accreditate somme che basterebbero a pagare quattro o cinque mensilità, ne è stato pagato solo uno. E restano solo ombre, non si può sapere cossi intende fare». De Lillo mette nel mirino il presidente Carmine Famiglietti. «La Regione ha versato a tutti enti delegati fondi pari a venti milioni di euro, e tutti gli enti hanno pagato gli stipendi arretrati, tranne l’ente dell’Unita. Ho relazioni sindacali con tutti, ma le uniche difficoltà le incontro con questa comunità montana. Non si capisce perché ancora oggi si pagano pignoramenti per responsabilità di altri e si scarica invece sul comparto forestazione. Che riguarda ovviamente altro, lavori idraulico forestali e bonifica. Ho un altro dubbio: si decanta sempre di aver risanato i conti, ma come è possibile se si continua a pagare debiti e pignoramenti. Aggiungo che nel corso dell’ultimo incontro avuto in Prefettura, ci disse il presidente che i mandati erano pronti e parliamo, tra anticipo e saldo, di 2 milioni e 300mila euro, si pagherebbero vari stipendi. Invece uno solo e registriamo che il problema della Comunità montana Ufita è la sostituzione di un assessore. Al termine del consiglio si è rischiato molto, ho visto lavoratori con le lacrime agli occhi. Evidentemente si soffre di allergia verso i lavoratori. Ritengo che oggi tutto il consiglio debba prendere coscienza della situazione. Soprattutto dopo aver visto esasperazione e toni accesi».
