Forino Polis: “Colpevoli sulla scuola, il sindaco e la sua squadra si dimettano”

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Ancora bagarre politica in quel di Forino, soprattutto sul caso scuola. “Forino Polis” chiede le dimissioni del sindaco e della maggioranza attraverso una dura missiva: “A partire dal prossimo settembre Forino non sarà sede centrale dell’istituzione scolastica, poiché le
scuole del nostro comune saranno aggregate a quelle del Comune di Serino. In altre parole, la dirigenza e gli uffici amministrativi saranno a Serino, comune distante più di 20 chilometri e non collegato al nostro paese attraverso servizi di trasporti pubblici.
Gli alunni e le famiglie di Forino e i docenti dell’Istituto comprensivo “E. Botto Picella” sono
irragionevolmente penalizzate e mortificati. Le conseguenze negative si manifesteranno pienamente nei prossimi anni e a farne le spese saranno soprattutto le nuove generazioni.
Formalmente non si mette in discussione il diritto all’istruzione ma di fatto è fortemente limitata la sua effettiva fruizione. È un disastro! Non sarà facile – forse sarà impossibile – porvi rimedio nei prossimi anni, se non con beffarde e palliative soluzioni provvisorie.
Il nostro paese subirà una ulteriore marginalizzazione rispetto ai contesti territoriali più prossimi. Chi sono i colpevoli? Certo il governo nazionale ha varato una normativa che penalizza ulteriormente i territori e i gruppi sociali in difficoltà che invece andrebbero sostenuti. E le istituzioni sovracomunali – segnatamente la Regione – che hanno adottato decisioni ispirate da logiche politiciste, sensibili alle istanze particolaristiche e alle esigenze personalistiche. E tuttavia responsabile di questo disastro è soprattutto l’amministrazione Comunale di Forino. Il Sindaco e la sua maggioranza sono stati intempestivi sottovalutando il rischio che si profilava da mesi. Hanno sminuito l’importanza e la gravità del problema. Hanno escluso anche su questo terreno ogni colloquio con le opposizioni in consiglio comunale che sono state coinvolte quando ormai era troppo tardi e solo dopo la nostra interrogazione. Hanno intrattenuto rapporti istituzionali solo con la provincia e hanno trascurato l’interlocuzione con la Regione che è il luogo in cui sarebbe stata assunta la decisione. Non hanno saputo tessere relazioni con i comuni viciniori, cosicché mentre altri sindaci si accordavano sulle soluzioni più favorevoli per le loro comunità, gli amministratori di Forino, impegnati nella cura e nell’organizzazione dell’effimero, sono rimasti isolati.
Non hanno esercitato influenza politica sugli esponenti del partito a cui molti di loro sono iscritti. Lo smembramento dell’I.C. Forino-Contrada mette una serie ipoteca all’ipotesi che due comuni potessero essere una comunità che condivide tradizioni, risorse e destini. La sperimentazione di percorsi educativi e formativi comuni sarebbe stata – come è avvenuto in passato – lo strumento per riconoscersi e identificarsi, per rigenerare re& di socialità e per costruire ragioni di solidarietà umana e di condivisione culturale. La tutela di legittimi e comprensibili interessi di breve periodo dei cittadini di comuni vicini sacrifica questa prospettiva strategica. Di fronte a questa evoluzione siamo amareggiati e delusi. In diverse occasioni abbiamo evidenziato la scarsa capacità degli amministratori di Forino di pensare
progettualmente un futuro migliore per il nostro paese, ma non avremmo mai immaginato che non fossero neppure in grado di salvaguardare l’esistente, di preservare lo status di sede centrale dell’istituzione scolastica. Il sindaco e i suoi assessori non cerchino colpevoli altrove, i responsabili sono loro. Di fronte a questo disastro ci attendavamo almeno le dimissioni immediate e irrevocabili dell’assessore all’istruzione. Quelle dimissioni avrebbero significato il dissenso forte e la protesta vigorosa dell’amministrazione rispetto a un provvedimento così grave per i cittadini di Forino. Non sono state presentate! Per tutte queste ragioni chiediamo che il Sindaco e l’intera sua compagine facciano autocritica, riconoscano il fallimento della loro attività in questo ambito fondamentale per il futuro del paese e rassegnino il mandato nelle mani dei cittadini. Si dimettano per il bene di Forino!”.