Forza Walter, Montemarano ti ama

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Oggi il Comune di Montemarano consegnerà un attestato di benemerenza, una versione, diciamo, rock e moderna della cittadinanza onoraria, a Walter Alfredo Novellino, attuale mister dell’Avellino, per aver onorato il nostro paese natio come campione indiscusso dello sport, prima da calciatore e poi da allenatore. La scelta condivisibile, sento di doverla accompagnare da qualche mio personale e significativo ricordo . Walter è un verace lupo irpino, alla maniera con cui i nostri remoti antenati considerarono il lupo nella simbologia magica, una guida nelle loro trasmigrazioni, seguendone le orme e avendolo per tradizionale riferimento di appartenenza, fedeltà, forza, fervore indomabile nella lotta e per fiuto. Fiero come quel bel lupo dello stadio “Lombardi”di Avellino, pronto… alla mischia e al cimento. Anni fa, Nandino Pennino, simpatico e storico proprietario del famoso ristorante “Al Sarago” di Napoli, santuario della cucina napoletana, molto frequentato dai calciatori azzurri, mi confidò che, mentre la maggior parte di essi chiedevano pietanze complicate, Walter, allora allenatore del Napoli, preferiva un semplice, classico brodino di casa, insomma i pasti, che consumavano i cuochi e il proprietario. Questo per dire che si è sempre distinto come persona giudiziosa, con gli occhi sempre aperti: di qui la sua indiscussa capacità nel salvare le squadre “pericolanti” o nel portarle addirittura sul podio, oltre ogni avversa previsione. Il suo motto di lavoro è: bastone e carota. Oggi mi piace ricordare tutto questo, considerandolo amico, ma soprattutto per il rapporto di affetto, che avevo verso suo padre “Peppo”, il buon Peppo “Grifone”, che si meritò questo appellativo come acceso fan dell’onorevole Pietro Grifone, eletto nel 1948 al Parlamento sotto il simbolo di falce e martello nella Caro direttore, che brutto 1° maggio: inosservato in Città! In passato, tranne la CISL legata a festeggiarlo separatamente talvolta con una “scampagnata fuori porta”, le altre due confederazioni lo hanno sempre celebrato nelle strade del centro. Era un tempo nel quale molti sindaci di Irpinia il 1° maggio si contendevano la presenza di un dirigente sindacale che nella piazza centrale richiamasse ognuno al valore dei diritti dei lavoratori. Ad Avellino al 1° maggio segue lo scoramento provato il 25 aprile. Ricorrenza celebrata alla sparuta presenza di rappresentanti istituzionali e delle associazioni combattentistiche (sempre più impoverite dall’anagrafe), senza alcun politico nazionale, regionale, provinciale o comunale e nell’indifferenza dei cittadini. Più in generale nel Paese la rottamazione, intravista provvidenziale per liberare il Paese da una mummificata classe politica, ha liquidato solo quelli che, estranei alla logica Migliore (proto attento alla maiuscola iniziale), non si sono uniformati al “nuovo”. Il processo in atto nel Paese demolisce in maniera strisciante ideali, che hanno ispirato quanti hanno lottato a difesa di valori, sempre più lontani e indistinti nella memoria popolare. La ciliegina sulla torta l’esordio degli interventi di Barbagallo, Furlan e Camusso a Portella della Ginestra. Dal “buona giornata a tutti e a tutte” nel quale educatamente si è rifugiato Barbagallo all’appello “lavoratrici e lavoratori” che ha segnato l’inizio della Camusso. Una volta la prolusione di un dirigente sindacale si compendiava in “Compagni ed Amici”, per richiamare l’attenzione di tutti, quale che fosse l’ideale di ciascuno. Oggi “compagno” è considerato un epiteto! (Attilio Mediatore) circoscrizione Avellino- Salerno- Benevento. A quei tempi era un atto di eroismo essere comunista, si veniva visti con sospetto. Lui non se ne curò mai: andava di mattina presto sul cantiere, lavorava fino alle quattro del pomeriggio sotto il sole, poi metteva un pantaloncino grigioverde, un residuo di divisa militare, e se ne andava a giocare a pallone sul campo sportivo, fino a quando non calava la sera. Da un lottatore di questa fatta non poteva nascere che Walter, che oggi Montemarano giustamente gratifica di un preciso e nobile atto di riconoscenza e di appartenenza. Forza Walter.

edito dal Quotidiano del Sud